“Urla e rumori di vetri infranti”. “Abbiamo pensato ad un terremoto”. Le testimonianze sull’omicidio di via Montello


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Entra nel vivo il processo sul duplice omicidio di via Montello. Nella mattinata di oggi, presso l’aula bunker del carcere di Borgo San Nicola, dinanzi alla Corte d’Assise (presidente Pietro Baffa, giudice togato Francesca Mariano egiudici popolari), sono stati ascoltati sei testimoni della pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini. Era presente all’udienza anche il procuratore capo, Leonardo Leone De Castris.

Sul banco degli imputati compare Antonio De Marco, il killer reo confesso dei fidanzati Daniele De Santis ed Eleonora Manta. In questa prima udienza del dibattimento, sono stati sentiti i testimoni della pubblica accusa. Anzitutto, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, che eseguirono il sopralluogo sulla scena del delitto. Uno di loro, prelevò i “corpi di reato”, tra cui le fascette serracavo, una mascherina facciale, una guaina di coltello ed un flacone di detersivo Ace. Parliamo dell’appartamento in cui viveva la giovane coppia, in via Montello. E poi è stato sentito l’uomo che udì le urla strazianti della ragazza ed un rumore di vetri infranti, mentre portava a spasso il cane.

Il testimone, avvicinandosi al cancello del condominio, vide sulle scale condominio una persona distesa per terra con accanto il soggetto visto in precedenza. E poi lo vide scendere le scale ed allontanarsi in direzione di via Maritiri d’Otranto con in mano un grosso coltello.

È stato sentito anche un vicino di casa della coppia che sentì le urla. Ha riferito di aver sentito assieme alla convivente alcuni rumori. Ed ha affermato in aula: “Abbiamo pensato ad un terremoto”. Poi, ha continuato il testimone, “abbiamo visto una figura che scendeva lentamente le scale e abbiamo avuto la sensazione di una freddezza glaciale. Era vestito con un abito scuro e un cappuccio”. La compagna dell’uomo verra sentita la prossima volta.

I giudici della Corte d’Assise hanno, infatti, già calendarizzato le prossime udienze. Il processo riprenderà il 5 ottobre ed il 6 novembre. Saranno ascoltati, tra gli altri, il medico legale Roberto Vaglio, il consulente informatico Silverio Greco, il consulente grafologo, Sergio Frontini.

Antonio De Marco risponde dei reati di duplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e dell’aver agito con crudeltà.

La difesa del 21enne studente di scienze infermieristiche di Casarano è rappresentata dagli avvocati Andrea Starace e Giovanni BellisarioLa famiglia di Daniele De Santis è difesa dagli avvocati Mario Fazzini e Renata Minafra. La mamma, lo zio e la nonna di Eleonora sono assistiti dagli avvocati Francesco Spagnolo, Stefano Miglietta, Fiorella D’Ettorre. Il papà è invece difeso dall’avvocato Luca Piri. I familiari delle vittime si sono tutti già costituiti parte civile.

Ricordiamo che, già in una scorsa udienza, i due specialisti nominati dalla Corte, al termine della prima consulenza, hanno ritenuto il 21enne di Casarano capace di stare in giudizio e dunque di affrontare un processo. Non solo, anche capace d’intendere e di volere quando con circa 80 coltellate (come è emerso dalla consulenza del medico legale Roberto Vaglio),uccise Daniele De Santis e Eleonora Manta, il 21 settembre scorso, nell’abitazione di via Montello, intorno alle 20:45. Su questo secondo aspetto, è arrivata la conferma dal supplemento di perizia, depositato in queste ore, sul diario di De Marco.