Si sono tenuti in mattinata gli interrogatori di garanzia dei due indagati, arrestati ieri per un presunto traffico di cocaina tra la Lombardia ed il Salento e condotti nel carcere di Borgo San Nicola. Alessio De Mitri, 28enne di Carmiano, si è avvalso della facoltà di non rispondere innanzi al gip Stefano Sernia. Egli è assistito dall'avvocato Cosimo D’Agostino. Invece, Salvatore Cicoria, 47enne di Carovigno ha risposto alle domande del giudice. Ha negato la sussistenza del vincolo associativo ed ha ammesso solo sporadici contatti con gli altri. È difeso dall'avvocato Francesco Sabatelli.
I legali dei due indagati potrebbero presentare al gip, un'istanza di scarcerazione o di "alleggerimento" dell'attuale misura cautelare, con i domiciliari. Nei prossimi giorni verrà invece ascoltata Melina Taho, 26enne di origini albanesi, anch'ella arrestata ieri.
Nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Dda di Lecce, Alessio Coccioli e condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Brindisi risultano indagate a piede libero, anche altre quattro persone ( tra cui due albanesi). Per essi, il giudice ha respinto la richiesta di misura cautelare. Le ipotesi di reato contestate, a vario titolo ed in diversa misura, a tutti gli indagati sono : associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio, favoreggiamento personale.
I fatti contestati si sarebbero verificati tra il marzo e il giugno del 2015. In base alla ricostruzione dei fatti degli inquirenti, Cicoria e Taho avrebbero provveduto al trasporto dalla Lombardia al Salento di ingenti quantitativi di cocaina. Il primo avrebbe svolto il ruolo d'intermediario, mentre la giovane albanese quello di corriere e cassiere, concordando la compravendita di droga e incassandone il corrispettivo. La droga sarebbe poi stata ceduta a De Mitri per lo spaccio. Quest'ultimo è già noto alle cronache giudiziarie. In primo grado, è stato condannato a 4 anni e quattro mesi con il rito abbreviato, per una rapina da 300mila euro avvenuta il 4 dicembre 2015, in una gioielleria in provincia di Bologna.