Comincia a definirsi il "destino processuale" degli affiliati a un'organizzazione italo-albanese, dedita al traffico ed allo spaccio di stupefacenti.
Dinanzi al gup Carlo Cazzella sono state definite le posizioni di sette imputati che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato: Daniele Balloi, 33enne e Angelo Belfiume, 38 anni, entrambi di Melendugno;gli albanesi Bilaj Bocaj, 48enne; Elten Bilo di 35 anni; Paolo Merico 31 anni e Alessandro Migliorini 30 anni di Poggiardo; Carlo Squittino 45 enne di Castro. Questidovranno presentarsi dinanzi al giudice, il 5 maggio 2016 per l'inizio del processo in abbreviato. Invece, gli altri non hanno fatto richiesta di "rito alternativo", ma i loro avvocati potrebbero farlo nei prossimi giorni. Si tratta di Ciro Vacca, 60enne di Cavallino; Andrea Petrachi, 49enne di Lecce; Maurizio Miloso 45enne ed Angelo Giuseppe Pellecchia 32 anni, entrambi di Marano di Napoli.
Tutti gli imputati rispondono dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Massimiliano Petrachi, Donato Sabetta, Elvia Belmonte, Luca Puce, Silvia Mauro, Selene Mariano, Giuseppe Giannaccari, Velia Pennetta, Edwige Sforza, Oronzo Mario Ingrosso, Patrizia Manzi.
L'operazione condotta dal sostituto procuratore antimafia Guglielmo Cataldi e coordinata dai finanzieri del Gico della Gdf, raggiunse il suo culmine con l'arresto, il 19 maggio 2014, di Pellecchia, Miloso, Belfiume e Squittino, in un deposito di Melendugno. Qui venne rinvenuto un ingente quantitativo di hashish, "esportato" in Salento dai due corrieri campani. Invece, le successive indagini portarono all'identificazione degli altri membri del sodalizio criminale e servirono a disvelare un traffico di eroina e cocaina dall'Albania.
Fondamentale l'ausilio delle intercettazioni che permisero di risalire alle "sostanze proibite", attraverso la "traduzione" di frasi dal contenuto criptico: "tre cicoria”; “busta d'insalata da cento”; "due pizze con funghi marroni"; "due condizionatori verdi"; "matassa verde o filo marrone".
Il traffico e lo spaccio si sarebbe verificato dal gennaio 2012 fino al marzo 2013, interessando diverse località del territorio salentino.