Il corpo è stato trovato da alcuni pescatori che erano sottocosta, nella marina di Frigole intorno alle 10 del mattino. La barca vuota che ondeggiava, priva di timoniere, ha da subito allarmato e così sono iniziate le ricerche, prima della chiamata al 113.
Il cadavere di Enrico Lapadula, 69enne pescatore professionista, è stato ritrovato sott’acqua dai colleghi gallipolini che lo hanno trascinato sulla terraferma, tentando di rianimarlo.
Non si sa bene ancora cosa possa essere accaduto, se l’uomo sia stato trascinato dalle reti in acqua per poi non riuscire più a risalire, o se sia stato colto da un malore che lo ha fatto andare fuoribordo, cadendo in mare già privo di sensi.
Sul posto, subito dopo la segnalazione, sono giunte le volanti della Polizia, insieme all’ambulanza. Gli operatori del 118 altro non hanno potuto fare che constatare il decesso del 69enne. Il corpo è stato condotto presso la camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, a disposizione dell’Autorità competente.
È sgomento nella comunità di Frigole, nella quale Lapadula viveva con la famiglia. Al momento, si sta tentando di raccogliere qualche possibile testimonianza che possa far luce su quanto accaduto.
Una simile tragedia è avvenuto lo scorso aprile: durante una battuta di pesca un 75enne di Copertino è caduto in mare scivolando sugli scogli, nello specchio d'acqua tra Torre Veneri e Frigole. In questo caso, l'uomo non era solo, ma in compagnia di amici che nonostante tutto non sono riusciti a salvarlo.