Una controversa vicenda giudiziaria di violenza sessuale su una minorenne, passata al vaglio di ben tre gradi di giudizio. La Corte d'Appello Sezione Minorenni ha condannato un 24enne di Taurisano, minorenne all'epoca dei fatti, a 2 anni e 7 mesi concedendo il beneficio della sospensione condizionale della pena.
L'imputato, assistito dall'avvocato Silvio Caroli, era già stato condannato in primo grado nel luglio del 2012. Successivamente, nel maggio 2015, la Corte di Appello aveva inizialmente accolto il ricorso del suo legale, assolvendolo "perché il fatto non sussiste". La Suprema Corte di Cassazione, però l'anno successivo, a seguito del ricorso proposto dal Procuratore Generale, ha disposto l'annullamento con rinvio della sentenza di assoluzione, per "mancanza di motivazione". Si è quindi arrivati ad un nuovo processo. Nelle scorse ore, infatti, la Corte d'Appello di Lecce, in diversa composizione, ha confermato la condanna a 2 anni e 7 mesi maturata in primo grado. La persona offesa che ha denunciato l'accaduto attraverso la propria famiglia, è assistita dall'avvocato Ada Carolina Colluccello.
L'episodio "incriminato" si verificò il 16 aprile del 2010 a Taurisano. Il giovane avrebbe trascinato la coetanea in una stradina appartata del paese. Avrebbe provato a baciarla per poi palpeggiarla al seno e nelle parti intime. Infine, avrebbe cercato di ottenere un rapporto orale e di penetrarla. La ragazza, a seguito dell'episodio, avrebbe rimediato anche delle ecchimosi. Il referto medico è stato però oggetto di varie interpretazioni in fase di dibattimento. Finché la Corte non ha stabilito che le lesioni riscontrate sul corpo della minorenne, fossero compatibili con gli abusi sessuali subiti per mano del coetaneo.