Tre persone finiscono sotto processo, per una presunta truffa su falsi permessi lavorativi. Non solo, poiché i tre avrebbero in realtà prestato servizio presso un’associazione di volontariato. Il gup Edoardo D’Ambrosio ha rinviato a giudizio: il dipendente pubblico A.B. 48enne di Galatina; il medico S.C. 62enne di Squinzano e l’infermiera A.G. 44enne, di Salice Salentino, entrambi dipendenti dell’Asl. I tre imputati rispondono del reato di truffa aggravata. I soli A.B. ed S.C. devono difendersi anche dall’accusa di falso. Dovranno presentarsi il prossimo 23 settembre, dinanzi al giudice monocratico per l’inizio del processo. Sono assititi dagli avvocati Giuseppe Bonsegna, Maurizio Scardia e Luigi Covella. L’Asl, invece, si è costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.
Secondo l’accusa rappresentata dal pm Massimiliano Carducci, A.B. tra il 2011 ed il 2014 avrebbe presentato falsi certificati, attestanti la sua presenza presso uno studio dentistico. Attraverso tale fittizia documentazione, secondo la Procura, egli avrebbe goduto di permessi lavorativi, non dovuti, “ingannando” il proprio ufficio di appartenenza.
S.C. avrebbe messo in atto un copione simile, inducendo in errore l’Asl tra il 2011 ed il 2012. Infine, A.G. nello stesso periodo, avrebbe presentato una falsa attestazione di malattia del figlio, ottenendo così dall’Asl una retribuzione che non le spettava.