Ventuno persone rischiano il processo per la gestione dei fondi dell’Istituto per ciechi “A. Antonacci”. Nelle scorse ore, difatti, il Sostituto Procuratore Maria Vallefuoco ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare, dinanzi al gup Giulia Proto è fissata per il 21 novembre. In quella sede, il giudice stabilirà se accogliere l’istanza della Procura o prosciogliere dall’accusa gli imputati. Inoltre, già nei prossimi giorni, il collegio difensivo potrà avanzare richiesta di riti alternativi (rito abbreviato o patteggiamento).
I nomi
Nell’avviso di fissazione compaiono i nomi di: Maurizio Antico, 60 anni di Galatone, legale rappresentante dell’istituto; Antonio Donno, 52 anni di Lecce, vicepresidente. I funzionari della Provincia, Gilberto Selleri, 68 anni di Lecce; Massimo Evangelista, 66 anni, anch’egli leccese; Giuseppina Carluccio, 42 anni di Otranto; Elisabetta Paladini, 48enne di Monteroni.
E poi: Filippo Calò, 53 anni di Tuglie, in qualità di docente del corso; Roberto Martini, 52enne leccese, tutor d’aula e assistente tecnico per il supporto informatico; Massimo Cervelli, 36 anni di Lecce, docente del corso per l’uso degli ausili informatici; Patrizia Palumbo, 58enne leccese docente del corso in scrittura web; Giuliana Paciolla, 36enne e Ivan Salvatore Raganato, 42enne leccese, operatori del servizio “Prestami la voce”; Luana Frusi, 32 anni e Antonietta Argentiero, 34 anni, entrambe di Lecce; Valeria Felino, 34 anni di Taranto e Marina Congedo, 37 anni di Galatina, operatori del servizio tutoring universitario; Andrea Fiorucci, 35 di Lecce e Fabio Alessandro Musci, 38 anni di Lizzano, operatori di potenziamento dell’autonomia; Domenico Argentiero, 26 anni di Carovigno, Alessio Zampino, 3102 anni di Lizzanello; Giovanni Dell’Onze, 54 anni di Lequile, addetti al servizio di trasporto.
Le accuse
I reati contestati a vario titolo ed in diversa misura sono: truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità materiale ed ideologica commessa dal privato.
Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Stefano Maggio, Roberto Gualtiero Marra, Giuseppe Terragno, Anna Centonze, Silvio Verri, Luigi Suez, Andrea Conte, Roberta Romano, Luigi Rella, Cristiano Solinas, Andrea Starace, Luciano De Francesco, Americo Barba, Tommaso Stefanizzo, Anna Inguscio, Alessandra Liliana Tomasi, Gianfranco Gemma, Domenico Bitonto, Angelo Masini del Foro di Taranto.
Tra le “persone offese” compare, nell’avviso, il dr. Mario Barbuto, Presidente e Legale Rappresentante dell’Unione Ciechi e Ipovedenti-Onlus con sede a Roma, rappresentata dall’avvocato Mauro Giangualano del Foro di Trani.
L’inchiesta
Ricordiamo che, nel luglio del 2017, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce insieme agli agenti della polizia Municipale, hanno eseguito il sequestro preventivo, a firma del gip Carlo Cazzella, delle somme indebitamente percepite e distratte dall’Istituto per ciechi, dei conti e dei beni immobili, per un valore pari ad euro 513.914,60.
Secondo la Procura, tra il 2011 ed il 2013, gli indagati, nelle loro rispettive qualità, avrebbero attestato falsamente l’impiego di somme di denaro per le finalità del progetto: “L’attivazione di un centro diurno finalizzato al recupero funzionale, lavorativo e sociale dei minorati della vista affetti da handicap aggiuntivi”. Alcune delle attività formative rendicontate sia alla Regione Puglia che alla Provincia di Lecce non erano mai state realizzate, oppure il denaro era stato, in parte, utilizzato per ristrutturare alcuni locali dell’istituto, di fatto utilizzato come Bed and Breakfast.
Occorre ricordare che il Tribunale del Riesame aveva annullato il sequestro preventivo per i dirigenti e funzionari provinciali: Gilberto Selleri; Massimo Evangelista, Giuseppina Carluccio, ed Elisabetta Paladini.