Truffa all’Inps con le false assunzioni? Sei persone finiscono sotto processo


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Sei persone finiscono sotto processo per una presunta truffa all’INPS, con il sistema delle false assunzioni. Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: G.C., 26 anni di Copertino, legale rappresentante dell’omonima ditta edile; i dipendenti, M.D.P., 50 anni; S.D.P., 40 anni; C.C., 58enne; M.F.P., 42enne; S.R., 40enne, tutti di Copertino.

Rispondono, in concorso, dell’ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Gli imputati dovranno presentarsi il prossimo 7 novembre, dinanzi al giudice monocratico Stefano Sernia per l’inizio del processo. Sono difesi dagli avvocati Daniele Scala, Luigi Rella, Giovanni Apollonio e Mirko De Luca, che avranno modo di dimostrare, durante il dibattimento, l’estraneità dei propri assistiti alle accuse.

I fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2014 ed il 2015. Inizialmente, il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta chiese l’archiviazione del procedimento. In seguito, però, il gip Edoardo D’Ambrosio dispose l’imputazione coatta e si arrivò così all’udienza preliminare odierna.

Secondo il pm Maria Vallefuoco (ha ereditato il fascicolo d’indagine) i sei indagati avrebbero comunicato falsamente all’INPS – tramite appositi modelli unici trasmessi telematicamente – l’instaurazione di rapporti subordinati, presso la ditta rappresentata da G.C. Attraverso tale raggiro, ritiene la Procura, sia il titolare che i dipendenti, avrebbero ottenuto un ingiusto profitto relativo alle prestazioni assistenziali e previdenziali, per una somma complessiva di circa 40mila euro.