Un kg di eroina nascosta nell’airbag: 46enne leccese condannato a 6 anni


Condividi su

Arriva una condanna a 6 anni di reclusione, per un leccese trovato in possesso, nel settembre scorso assieme ad un complice, di un kg di eroina nell'airbag dell'auto. Il Gup Stefano Sernia ha emesso la sentenza nella mattinata odierna, nel processo in abbreviato che vedeva comparire  come imputato, il 46enne Fabio Marzano. L'uomo ha ottenuto comunque il minimo della pena,  considerando che il reato di detenzione e spaccio di un tale quantitativo di eroina, prevede una pena minima di otto anni ( nel caso specifico, ridotta a sei per la scelta del rito abbreviato). È stata dunque accolta la richiesta del difensore di Marzano, l'avvocato Riccardo Giannuzzi, che aveva chiesto quanto meno una condanna alla pena minima, in considerazione anche della collaborazione dimostrata dall'imputato nel corso dell'iter investigativo e giudiziario.

Fabio Marzano fu arrestato il 18 settembre 2014, a seguito di un'operazione condotta dal Gruppo operativo antidroga e del Nucleo di polizia tributaria della GdF, eseguita con le unità cinofile antidroga, sotto il coordinamento del tenente colonnello Nicola De Santis.

Il 46enne fu bloccato " in compagnia " di un altro leccese, il 26enne Pierluigi Rollo, (i due hanno diversi precedenti penali nell'ambito degli stupefacenti) a bordo di una Golf Volkswagen nera che procedeva sulla superstrada, in direzione di Brindisi, all'altezza di Tuturano. Il controllo permise di svelare, nascosto nell'airbag, un involucro di plastica contenente due pani di droga.

La perquisizione non terminò comunque lì; gli uomini delle “fiamme gialle” insospettiti dal forte nervosismo "tradito" dai due fermati, decisero di procedere con ulteriori accertamenti. La perquisizione delle abitazioni di entrambi riservò difatti delle "sorprese". In casa di Rollo, nella zona 167/A, c’erano fucili con ventiquattro cartucce, e due pistole. Nel secondo appartamento, quello di Marzano, in zona Aria Sana fu invece trovato un altro involucro contenente soltanto un grammo di hascisc. Entrambi, rispondevano del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, ma Rollo anche di detenzione di armi. I due furono arrestati e condotti in carcere, come stabilito dal pubblico ministero Maria Vallefuoco ( il pm dell'udienza odierna era invece la dr.ssa Carmen Ruggiero). Dopo alcuni mesi di prigione, Marzano riuscì, come richiesto dal suo difensore Riccardo Giannuzzi, ad ottenere la misura degli arresti domiciliari.