Era accusato di aver ricattato un’amica d’infanzia con cui avrebbe avuto una relazione sentimentale, richiedendo in cambio del suo silenzio con il marito, giochi erotici e somme di denaro. Il vpo d’udienza ha così invocato una condanna a 5 anni di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata. Il giudice monocratico Maddalena Torelli, ha assolto con formula piena l’imputato e trasmesso gli atti alla Procura, affinché si proceda nei confronti della presunta vittima per falsa testimonianza.
Il Tribunale ha ritenuto A.M. 41enne originario di Cavallino, non colpevole, “perché il fatto non sussiste”. L’imputato è difeso dall’avvocato Giancarlo Dei Lazzaretti che, durante la discussione in aula, ha dimostrato la contraddittorietà della versione dei fatti, fornita dalla donna.
I fatti
I fatti si sarebbero verificati fino al mese di agosto del 2013.
La donna, sposata in una città del nord Italia, ricontatta su Facebook, dopo svariati anni, l’amico di vecchia data. I due avviano una relazione sentimentale, ma ben presto qualcosa va storto. La donna, addirittura, denuncia A.M. di continui ricatti. L’imputato, l’avrebbe minacciata di raccontare il loro rapporto extraconiugale al marito di lei, facendo leva sul proprio passato criminale. A meno che, non avesse soddisfatto alcune richieste, anche di natura sessuale. Dunque, giochi erotici e foto osé su whatsapp, ma anche l’acquisto di un televisore ma anche ricariche post pay, per un valore complessivo di oltre 7mila euro.
La presunta vittima si è anche costituita parte civile al processo, chiedendo un risarcimento del danno di 107 mila euro.