Usura, estorsione e riciclaggio: associazione a delinquere sotto scacco. Scattano i sequestri della Finanza


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Una vasta operazione che vede impegnati i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce e che ha preso il via alle prime ore della mattinata in corso.
 
Nello specifico i militari delle Fiamme Gialle leccesi hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro nei confronti dei componenti di un gruppo criminale, con base nel comune di Galatina, capeggiato da persone contigue ad esponenti di spicco del clan appartenente alla criminalità organizzata denominato “Coluccia”.
 
L’iniziativa della Guardia di Finanza della provincia salentina è coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino che ha emesso i provvedimenti giudiziari.
 
I particolari dell’operazione sono stati forniti minuziosamente nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, dott. Cataldo Motta, insieme al Sostituto Procuratore della Repubblica Alessio Coccioli.
 
‘Abbiamo assicurato alle casse dello Stato oltre 13 milioni di euro – ha detto Motta – dopo aver scoperto che i soggetti oggi colpiti dalle misure erano abitualmente dediti all’usura, alle estorsioni, al riciclaggio e al rimpiego di denaro di provenienza delittuosa’. Le indagini hanno poi messo in luce come la ‘banda’ era solita ricorrere ad atteggiamenti mafiosi, riuscendo a infiltrarsi nell’economia del territorio: quanto ricavato, infatti, serviva a finanziare attività commerciali riconducibili ad alcuni parenti degli indagati attivi nei settori della vendita al dettaglio di prodotti alimentari e alla compravendita di preziosi.
 
Insomma, l’attività investigativa ha messo in luce ‘l’elevata pericolosità sociale degli investigati’, è stato ribadito. Allo stesso tempo sono state avviate le indagini e gli accertamenti su patrimoni degli stessi soggetti e subito è balzato agli occhi degli inquirenti come tra disponibilità economica e dichiarazione reddituale ci fosse una grave sperequazione.
 
Si è proceduto, allora, già dallo scorso 23 marzo, di porre sotto sequestro i beni mobili, immobili e le disponibilità finanziarie che non sono state adeguatamente motivate. In totale sono finiti sotto la lente di ingrandimento 24 fabbricati, un terreno, ventuno beni mobili quali auto e moto, quattro società, tre imprese individuali e oltre 60 rapporti finanziari e assicurativi. Il tutto per un totale di più i 13 milioni di euro.
 
L'operazione odierna prosegue sotto il segno di quanto già illustrato nel settembre scorso nel corso di una conferenza stampa presso il Comando di piazzetta dei Peruzzi: in quell'occasione i baschi verdi dettero attuazione a 9 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di aderenti al clan galatinese dei Coluccia, oltre che sequestrare beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 5 milioni di euro.