Usura, la pena diventa definitiva: per Santo Paglialunga si aprono le porte del carcere


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Per Santo Fernando Paglialunga, 69enne di Aradeo, sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Dovrà scontare una pena (diventata ormai definitiva) di quattro anni e dieci mesi di reclusione perché ritenuto colpevole del reato di usura, commesso nel suo paese natale, fra il luglio del 2000 e il gennaio del 2007.

A condurlo a Borgo San Nicola sono stati i carabinieri della locale stazione che hanno bussato alla porta della sua abitazione stringendo tra le mani un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica – ufficio esecuzione penali. Una volta terminate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato presso la Casa circondariale di Lecce, dove – come detto – dovrà scontare quattro anni e dieci mesi di reclusione.

Quello di Paglialunga è un nome “conosciuto” alla cronaca locale. Nel 2013, la Direzione investigativa antimafia confiscò i suoi beni: una società finanziaria; tre aziende immobiliari; 19 immobili; 37 terreni edificabili e conti correnti bancari per un valore complessivo di 8 milioni di euro.