Fa scena muta dinanzi al giudice il 39enne arrestato questa notte per avere aggredito la cognata con un coltello da cucina.
Edler Vonhoeble Christoph, nato in Germania ma residente ad Aradeo, è stato ascoltato nella mattinata di oggi, dal carcere di Borgo San Nicola. Nel corso dell’udienza di convalida, svoltasi a poche ore dall’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Risponde delle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi. Il gup Edoardo D’Ambrosio, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto e “confermato” la custodia cautelare in carcere.
Il giudice ritiene sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, in virtù delle dettagliate dichiarazioni delle donne aggredite, dei referti medici e per il ritrovamento del coltello. Inoltre, ricorrerebbero le esigenze cautelari, per l’incapacità di autocontrollo dell’arrestato ed il sentimento di rancore verso le due donne.
Il 39enne è assistito dall’avvocato Roberto Tarantino.
Il grave episodio si è verificato in piena notte, intorno alle 3.30, ad Aradeo. I Militari della Stazione dell’Arma, con la collaborazione dei colleghi del Nor – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Gallipoli, hanno arrestato Edler Vonhoeble Christoph, in flagranza di reato.
L’uomo, in stato di agitazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche, ha prima afferrato per il collo la cognata ( abitava al piano di sotto), aggredendola anche con un coltello da cucina e ferendola alla mano. Anche il 39enne presenterebbe un taglio alla mano poichè, a suo dire, sarebbe stato precedentemente ferito dalla donna con l’arma da taglio e avrebbe “reagito”, colpendola a sua volta.
Nel corso della colluttazione, poi è rimasta coinvolta anche la moglie. Già nel periodo in cui i coniugi vivevano in Germania, l’uomo l’avrebbe maltrattata con calci e pugni, minacciando di ammazzarla
Insieme a Carabinieri sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno soccorso in loco la cognata per poi condurla presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Galatina. La donna presenta un profondo taglio alle dita della mano sinistra. La moglie e la suocera hanno rifiutato le cure dei medici, ma non avrebbero subito gravi conseguente, dopo l’alterco.
Le indagini sono condotte dal pm di turno Roberta Licci.