Se la versione ufficiale è quella di fare maggiore chiarezza, specie in merito all’indagine condotta dalla Procura di Bari sui metodi di finanziamento dei voli low-cost e, come riportato su Twitter, “fare gare pubbliche regolari per assegnare 12mln € di danaro pubblico”, non si può certo dire che, la decisione del Governatore Emiliano di bloccare la prima tranche del contratto tra la compagnia di volo irlandese e la Regione Puglia, non abbia comunque spiazzato tutti.
Tra i più sorpresi la stessa Ryanair, che si riserva di avanzare azioni legali, e gli operatori turistici secondo cui, come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, senza l’apporto di quest’ultima “lo scalo di Brindisi sarebbe destinato alla chiusura”. Infatti a fronte dei circa 2,2 milioni di passeggeri quasi il 60% viaggia con Ryanair mentre la restante parte “utilizza aerei Alitalia e l’ex compagnia di bandiera ha una propria società che gestisce i servizi di handling” pertanto, con il dimezzamento del traffico, si rischierebbe di non far quadrare più i conti e perdere oltre 70 posti di lavoro.
A fargli da eco Federalberghi per la quale, così facendo, “Emiliano penalizza la Puglia” e sottolinea come sia “impensabile rinunciare a una rete di collegamenti aerei così capillare perché gli operatori hanno pianificato investimenti tenendo presente l’aumento dei flussi di turisti incoming”.
L’accordo tra AdP e Ryanair, programmato dalla giunta Vendola dal 1° Novembre 2014 al 30 ottobre 2019 e sostenuto fino al 2010 da fondi europei, prevede appunto un contributo per la pubblicità sul sito web del vettore e uno sconto del 50% sui costi di handling per un totale di circa 12 milioni di euro l’anno, di contro la compagnia garantisce 33 rotte di cui 13 dallo scalo salentino con una movimentazione pari a circa 1,2 milioni di passeggeri, indotto che non ci si può certo permettere di perdere anche perché, come rivelato da uno studio dell’Università di Bari, ogni euro investito dalla Regione produrrebbe un ritorno pari a 25 volte tanto il che, per il territorio, si traduce in un ricavo di 312 milioni di euro!
Emblematico, infine, l’intervento di Vincenzo Cerchia de ‘Il Sole 24 Ore’ che vede lo stop di Emiliano alla convenzione con Ryanair come il risultato della sua chiara volontà di sfruttare l’elezione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 come viatico per “un’alleanza strategica con lo scalo di Napoli-Capodichino” e, con l’occasione, creare maggiori opportunità di sviluppo per quello barese ai danni, di fatto, dell’Aeroporto del Salento e di tutto il sud della Puglia.
Luca Nigro