C’è allarmismo in queste ore per i migliaia di viaggiatori aerei pugliesi. Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, infatti, ha sospeso l’accordo di co-marketing con la compagnia irlandese low-cost ‘Ryanair’, la più importante compagine aerea per numero di viaggiatori della regione. Il contratto tra la regione, attraverso la società Aeroporti di Puglia, e Ryanair prevede un contributo annuo fissato in dodici milioni, a fronte di 33 rotte che collegano il tacco d’Italia con le principali destinazioni nazionali e continentali (20 sono le rotte dal capoluogo Bari, 13 da Brindisi). Fino al 2010 la compagnia di volo ha implementato notevolmente il traffico aereo della Puglia la quale si poteva avvalere di notevoli fondi comunitari. Oggi però la situazione pare cambiata notevolmente e così è piombato il gelo tra le parti.
Prima di Natale, nello specifico, in Via Capruzzi era stato approvato un accordo che prevedeva lo stanziamento di circa quattordici milioni di euro in favore di Aeroporti di Puglia che, a sua volta, li avrebbe destinati per una nuova campagna di promozione turistica. In soldoni, gran parte di questi fondi sarebbero finiti nelle tasche della compagnia irlandese che rappresenta la prima voce di spese per la Società, così come previsto dalla convenzione. Ora però pare che il governatore Michele Emiliano voglia pensarci ancora un po’ sulla questione: i soldi sarebbero tanti e il provvedimento andrebbe esaminato con estrema attenzione. C’è da precisare, però, che oltre un anno fa, nell’ottobre del 2014, l’ex Presidente Nichi Vendola aveva impegnato la Regione Puglia a finanziare un progetto quinquennale proprio nella direzione del potenziamento aeroportuale. I soldi previsti per il primo anno, tuttavia, non erano stati trovati, e vennero inseriti nella ‘finanziaria’ regionale approvata la scorsa estate. Su questa voce di spesa, quindi, Emiliano vuole ancora rifletterci sopra, considerato che, per le tasche dei pugliesi, la manovra costerebbe complessivamente sessanta milioni.
La valutazione da parte dei dirigenti regionali, però, deve arrivare nel più breve tempo possibile: in ballo c’è un intero settore che tiene viva gran parte dell’economia regionale ed eventuali rinunce potrebbero costare tanto, sia in termini finanziari, sia in termini di immagine.
Le reazioni alla decisione di Michele Emiliano si sospendere il provvedimento hanno, ovviamente, fatto tanto rumore, agitando gli animi soprattutto dei partiti di opposizione. ‘Il Governatore deve essere andato in confusione anche in tema di turismo – scrive in una nota Federica De Benedetto, vice coordinatrice regionale di Forza Italia – diversamente non si comprende per quale motivo abbia fatto propria la levata di scudi per un Frecciarossa sprovvisto dell’infrastruttura per l’alta velocità ed ora, invece, temporeggi sulla convenzione con Ryanair, che ha già dimostrato di poter collegare la Puglia con l’Italia e l’Europa in tempi strettissimi e con larga efficacia’. Dal partito di Berlusconi battono il ferro sulla questione-turismo: ‘Lo dicono gli operatori del settore come Confindustria e Federalberghi e non si capisce per quale motivo ci si ricordi soltanto ora della necessità di vederci chiaro, dopo aver ampiamente beneficiato del sistema di voli low cost, con ricadute positive su tutto l’indotto. Emiliano – conclude la Di Benedetto – ha in mente una strategia diversa per il sistema integrato dei trasporti? La esponga e faccia le sue valutazioni ma non penalizzi la Puglia con un “turismo lumaca". Sarebbe letale per un comparto che ha dimostrato di essere trainante per l’economia dell’intera regione’.
