Alla fine a spuntarla è stato Luciano Aprile. Finita l’era di Luigino Sergio che non si era potuto candidare a causa di una condanna di primo grado, trasformatasi in interdizione alla politica cittadina in qualità di sindaco a causa della Legge Severino, se la sono vista due sfidanti: da un lato per il centrosinistra Luciano Aprile, il nuovo primo cittadino, e dall’altra per il centrodestra Luigi Giannuzzi.
Il paese era balzato agli onori della cronaca proprio per un fatto spiacevole connesso alle elezioni: il cognato di Aprile, sostenitore di Giannuzzi, si era ritrovata la casa imbrattata con scritte offensive, per le quali aveva ricevuto solidarietà da tutte le parti in campo.