Si apre domani la campagna elettorale delle Primarie per il centrosinistra pugliese di Dario Stefàno. E con il senatore di Sel ci sarà anche Nichi Vendola, accanto a Dario Stefano ci sarà il governatore della Puglia.
"Sarà il racconto di una storia straordinaria – spiega Stefàno – che è partita nel 2005 e che non vogliamo che si chiuda certo adesso. Anzi la vogliamo arricchire di idee, sogni e ambizioni per fare della nostra Puglia una terra ancora più moderna, efficiente, giusta e solidale. Dobbiamo continuare ad andare avanti. Tutti".
Insomma, in piena campagna elettorale per le provinciali che si svolgeranno domenica 12 ottobre, nella piena bagarre per la compilazione delle liste per quell’ente che è stato considerato inutile ma per il quale tanti appetiti si continuano a nutrire (la presentazione delle candidature alla presidenza e delle liste a sostegno è fissata per domenica e lunedì prossimi) e con tutti i conflitti che si stanno consumando nel centrosinistra e nel centrodestra, Stefano alza lo sguardo oltre il contingente e lancia il grido di battaglia per la madre di tutte le battaglie politiche, le regionali del 2015.
Regionali che segneranno la fine del decennio a guida Nichi Vendola e che nel centrosinistra sono state preparate con il ricorso alle primarie per individuare il candidato migliore. Se la giocheranno in tre: Michele Emiliano, forte dell’appoggio compatto del Partito Democratico, Dario Stefano forte dell’appoggio di Sel e Nichi Vendola e Guglielmo Minervini, forte dell’appoggio del suo entusiasmo.
Ma se la candidatura di Minervini appare essere più di testimonianza e di libertà contro le ingessature d’apparato, Stefano ed Emiliano se la giocano alla grande. E l’incertezza sull’esito finale, non scontato, è data dai continui battibecchi e dalle continue punzecchiature tra i due, spesso sul filo della rete e dei social, a colpi di tweet oltre che di comunicato.
Proprio oggi Stefano aveva attaccato l’ex sindaco di Bari che si era definito il male necessario per battere il centrodestra alle prossime regionali: «Oggi Michele Emiliano in un'intervista si definisce "il male necessario" per vincere. I pugliesi, e non solo, hanno da tempo scoperto che le primarie sono uno spazio dove ci si esprime liberi da condizionamenti, calcoli, opportunismi, convenienze. Dove la ricerca del miglior candidato possibile – per capacità, passione, affidabilità, competenze – prevale sul male minore. In politica, la stagione dei mali necessari ha spesso lacerato i rapporti fiduciari tra cittadini e partiti, amministratori e amministrati. In Puglia, la stagione dei mali necessari ha prodotto un sistema industriale per nulla rispettoso dell'ambiente, della salute, del paesaggio. Noi ai pugliesi chiediamo di più perché li sappiamo esigenti e coraggiosi"»
Insomma da qui alla fine ne vedremo e sentiremo delle belle, passando anche per le Provinciali che qualche strascico tra i due continueranno a lasciarlo.