Ormai è ufficiale. Gli elettori saranno chiamati a scegliere Sindaci e consiglieri domenica 5 giugno: è questa la data scelta per le elezioni amministrative 2016. L'eventuale turno di ballottaggio, invece, avrà luogo il 19 giugno. È stato il ministro dell’interno, Angelino Alfano a fissare con un decreto il giorno esatto in cui i cittadini saranno chiamati alle urne, mentre non accennano a placarsi le polemiche per la scelta di non accorpare comunali e referendum in un election day sia per lo spreco di risorse, sia perché tenendo ben distinti gli appuntamenti è molto più difficile raggiungere il quorum.
Lo scoglio da superare, infatti, il prossimo 17 aprile è proprio quello del quorum. Sarà difficile, se non impossibile visto che nelle ultime tornate a vincere è stato sempre l’astensionismo, riuscire a portare alle urne il 50% più uno degli aventi diritte che, tradotto in soldoni, significa che circa 22 milioni di italiani dovranno decidere se cancellare (o meno) la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo.
Archiviato il Referendum sulle trivellazioni petrolifere in mare, si potrà pensare in toto alle amministrative tante le città chiamate alle urne, da Milano, Napoli, Roma, Trieste a Cagliari e Bologna, con altri 26 capoluoghi di provincia chiamate ad eleggere un nuovo primo cittadino. Nel Salento, sono 23 i municipi che stanno scaldando i motori in vista dell’importante appuntamento.
Dai comuni più grandi come Nardò e Gallipoli, ai più piccoli quest’anno tocca a Alessano, Alliste, Cannole, Caprarica di Lecce, Castrignano del Capo, Cavallino, Collepasso, Cutrofiano, Diso, Lizzanello, Melissano, Nociglia, Patù, Poggiardo, San Pietro in Lama, Sanarica, Sogliano Cavour, Taurisano, Taviano, Trepuzzi e Ugento.
Per entrare nel vivo della campagna elettorale, una campagna che nonostante i venti di anti-politica continua ad essere incandescente soprattutto nei piccoli comuni, c’è ancora tempo.