Referendum trivelle, il 17 aprile si avvicina: tutto quello che c’è da sapere

Si avvicina a grandi passi la data del 17 aprile, quella segnata per la consultazione referendaria sulla trivelle. Quesito, date, orari e modalità di voto: ecco tutto quello che c’è da sapere sull’imminente tornata sul referendum consultivo.

Domenica, 17 aprile: è questa la data da segnare in rosso sul calendario per gli elettori chiamati ad esprimere il loro parere nel referendum sulle trivellazioni petrolifere, il primo nella storia italiana ad essere voluto dalle Regioni. Ben nove consigli regionali, preoccupati per le conseguenze ambientali e per i contraccolpi sul turismo di un maggiore sfruttamento degli idrocarburi, hanno depositato le firme necessarie per indire il voto popolare.
 
Per uno strano “caso del destino” la consultazione è stata richiesta da governatori in buona parte iscritti al Partito Democratico, oggi spaccato sul da farsi.  La maggior parte dei dem, infatti, si è schierato ufficialmente a favore dell'astensione. Lo stesso premier, Matteo Renzi, in più occasioni lo ha definito “inutile” e “uno spreco di denaro”.
 
La domanda che si troverà stampata sulle schede è “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c'è ancora gas o petrolio?". In altre parole, quello che si chiede è di cancellare (o meno) la norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo ovvero fino all’esaurimento del giacimento, come avviene attualmente.
 
In pratica, se il referendum dovesse raggiungere il quorum con la vittoria del sì le piattaforme oggi attive continueranno a lavorare fino alla normale scadenza della concessione, o dell’eventuale proroga già ottenuta, poi andranno smantellate senza poter sfruttare completamente il gas o il petrolio nascosti sotto i fondali.
 
Certo, come ogni consultazione elettorale il vento dell’astensionismo soffia forte: affinché il risultato possa essere valido dovrà essere votato dal 50% degli italiani più uno degli aventi diritto. A tal proposito potranno votare tutti i cittadini italiani che hanno compiuto il diciassettesimo anno di età in data di domenica 17 aprile 2016; per la prima volta, potranno esprimere la loro preferenza anche i cittadini che sono temporaneamente all’estero grazie al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari, così come disposto dalla legge 6 maggio 2015, n. 52 alla legge sul voto all’estero (L. 459/2001). 
 
I seggi saranno aperti esclusivamente nella giornata di domenica 17 aprile, dalle 7 alle 23 e lo spoglio delle schede inizierà immediatamente dopo; per votare bisognerà esibire un documento di identità valido e la tessera elettorale.



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