L’affondo di Blasi ad Abaterusso: ‘Il Pd provinciale vive tempi bui’


Condividi su

Tira ancora aria burrascosa nel Partito Democratico di casa nostra, in particolare tra i vertici dem regionali e quelli della provincia di Lecce. Il terreno della diatriba questa volta si sposta a Tricase, dove Ernesto Abaterusso, segretario provinciale, ha dichiarato il commissariamento del partito del premier Matteo Renzi. Ma la nuova mossa pare non essere andata a genio a Sergio Blasi, consigliere regionale, che non usa mezzi termini nel delineare la faccenda. ‘Con il commissariamento di Tricase cade un altro circolo non allineato alla corrente di Abaterusso. Di più, lo stesso si autonomina commissario di un circolo colpevole di non averlo sostenuto alle elezioni regionali’. Parole al veleno quelle di Blasi, il quale rincara la dose: ‘L’intenzione del neo commissario è quella di tesserare al partito il principale esponente dell’opposizione al governo cittadino guidato dal Pd’.

‘Possiamo già da ora derubricare al novero delle chiacchiere le giustificazioni che il carismatico segretario provinciale addurrà a questa ennesima porcheria’, attacca l’ex sindaco di Melpignano. ‘Non posso, però, lasciar passare sotto silenzio questa operazione che, come quella appena realizzata a Cavallino, dimostra che la segreteria provinciale rischia di scavare un solco pesante tra il Partito Democratico e la popolazione dei comuni nei quali decide di intervenire in maniera così violenta’.

Ciò che non digerisce Blasi sono soprattutto i metodi: ‘Queste operazioni tradiscono una concezione dell’elettorato come gregge da portare alle urne arruolando quanti più pastorelli possibile, di qualsiasi provenienza. Mi chiedo come mai un politico di così grande esperienza come Ernesto Abaterusso non arrivi a comprendere, neanche dopo l’esito delle regionali, che non basta modificare i rapporti di forza interni a un circolo a botte di tesseramenti di pezzi di ceto politico, e relativi parenti, per assicurarsi che i cittadini alle urne scriveranno il nome desiderato, magari frutto di macedonie politiche senza capo né coda, e soprattutto frutto di nessun programma politico. Davvero si pensa che queste operazioni faranno aumentare il consenso dei cittadini nei confronti del Pd?’.

‘Agli amici e ai compagni di Tricase – conclude la nota del consigliere di via Capruzzi – giunga la mia solidarietà e il mio invito, come nel caso di Cavallino, a ricorrere nelle sedi opportune contro il commissariamento. Il Pd provinciale sta vivendo tempi bui, i valori della solidarietà e del comune sentire che ci hanno tenuto insieme in questi anni sono messi a dura prova. Ma questi tempi sono destinati a passare’.