Oltre alla delicata questione riguardante la situazione delle abitazioni del complesso Magno, l’altro argomento caldo su cui si doveva discutere stamane nella seduta del consiglio comunale, riguardava lo stato d’attuazione del piano industriale della Lupiae Servizi, società partecipata del Comune di Lecce.
Il presidente della Società, Tatiana Turi ha illustrato nel dettaglio lo stato in cui si trova il Piano Industriale pluriennale di Lupiae Servizi S.P.A per il triennio 2014-2016, approvato lo scorso 29 aprile 2014, determinando le strategie da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi che sono essenzialmente quattro: l’equilibrio economico e finanziario; il mantenimento dei livelli occupazionali; la riqualificazione del personale; e la riorganizzazione delle funzioni aziendali. La Turi ha spiegato che su alcuni si è raggiunto l’obiettivo prefissato, mentre su altri la strada è ancora lunga: “Il Consiglio d’amministrazione ha attuato il contenimento dei costi del lavoro (grazie ad un grande sacrificio dei lavoratori con un accordo con i sindacati ed i nuovi contratti per tre anni, che hanno rinunciato a quasi 1milione e 200mila euro totali, riducendo le loro ore di lavoro), adeguamento di tutti i contratti di servizio, contenimento dei costi indiretti, quindi tutti i programmi per l’equilibrio economico. Si è dato atto del pareggio di bilancio al 30 giugno 2014, notevole miglioramento rispetto al 30 giugno 2013. C’è stata poi la riduzione dei costi diretti con l’eliminazione del supporto dei relativi esterni e si è avviato l’iter del piano di razionalizzazione ambientale”.
Equilibrio economico, mantenimento dei livelli occupazionali, riorganizzazione delle funzioni aziendali e riduzione di alcune spese superflue: tutti obiettivi raggiunti, quindi, ma la situazione finanziaria, come spiega la Presidente Turi, è ancora problematica: “La situazione dal punto di vista finanziario è ancora molto critica perché il capitale sociale è stato riportato al minimo possibile (50mila euro). Anche se la società ha messo in atto tutte le operazioni possibili per cercare di ricapitalizzare i due terreni conferiti alla Lupiae nel 2010, purtroppo, questi beni non hanno trovato acquirenti e non sono stati ancora venduti per mancanza di offerte. Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea per cercare di trovare una soluzione al problema.
È critica sull’argomento l’opposizione che fa notare all’Amministrazione Comunale come si sarebbe potuto agire in maniera di versa. Il consigliere di Lecce Bene Comune, Carlo Salvemini dice: “L’adeguamento dei contratti non c’è stato e di questo noi ne prendiamo amaramente atto. Lo sforzo di un riequilibrio dal punto di vista economico si è compiuto, ma a distanza di sei mesi le previsioni dei ricavi sono ancora messe in discussione”. Antonio Torricelli del Pd fa presente che: “C’è stato un cambio di passo nella gestione dell’azienda, è vero, ma in realtà nel nuovo piano industriale triennale 2014-2016 suggerito dall’amministrazione, i dirigenti si oppongono alla volontà dell’Amministrazione. La mia proposta, che spero la maggioranza possa accettare, sui terreni rimasti invenduti, è di rideterminare il valore dei due beni ed adeguarli al mercato visto che l’ultimo valore è stato determinato nel 2010 e il mercato è chiaramente cambiato. Anche Luigi Melica, consigliere dell’Udc ha una piccola rimostranza da fare: “Apprezzo le parole del Presidente perché è stata onesta senza raccontare frottole. Ci ha detto che i beni non si vendono e lo ha detto in maniera molto serena, una cosa che noi sapevamo già, ma pur apprezzando la sua sincerità non si può dimenticare che la Lupiae è una partecipata al 100% del Comune e spero che dall’amministrazione ci diano conforto e ci dicano che la situazione eccezionale si trasformerà in una situazione di ordinarietà soprattutto sui beni ancora rimasti invenduti. Ci piacerebbe sapere se e come questi sforzi che si stanno facendo possano illuminare l’attività della Lupiae”.
Un plauso al modo in cui è stata amministrata la società, invece, arriva dal consigliere di maggioranza, Antonio Lamosa che dice: “Obiettivi come il mantenimento dei livelli occupazionali, la riqualificazione dei servizi, il contenimento delle spese e l’equilibrio economico sono stati raggiunti. Si riesce comunque a portare avanti questa macchina che tutti davano per morta, ma in un modo o nell’altro ce la farà ed è ancora viva. Proprio per questo mi sento di dare merito e fare i complimenti al presidente della Lupiae. Bisogna capire quali sono ancora le spese che possono diminuire”.