Vietato consumare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Non abbandonare fuori dai cestini qualunque tipo di carta. Guai, inoltre, ad espletare bisogni fisiologici bivaccare e fare schiamazzi. Pena, 300 euro di sanzione amministrativa. Sebbene le normalità preveda che certe azioni – dentro luoghi pubblici – vengano dettate dal buon senso, in alcune vie di Lecce, invece, ci vuole un’ordinanza “ad hoc” da parte del sindaco per intimorirne gli avventori. Così, in seguito alle continue e numerose sollecitazioni avanzate dai residenti della zona, Paolo Perrone ha firmato il foglio che rafforza la tutela del patrimonio pubblico, della convivenza civile, del decoro e della fruibilità degli spazi pubblici in via Duca degli Abruzzi, Vico De Argenteris, Corte dei Rodi e Vico dei Petti.
Si tratta di strade da tempo monitorate dall'Amministrazione Comunale al fine di garantire la massima sicurezza ai cittadini. Oltre a ciò, in particolare, il primo cittadino leccese ha imposto alcune restrizioni – esecutive dal 3 Ottobre e fino al 17 settembre 2016 dalle 20.00 alle 7.00 – agli esercizi pubblici della zona, oltre ai divieti sopra elencati. Impossibile anche “sedersi sulle scale o sui bordi della strada” oppure “sistemare ogni tipo di giaciglio sugli spazi predetti”, compresi quelli “non soggetti al pubblico transito”(tipo davanti alle porte, per intenderci).
Le lamentele dei cittadini prendono origine da vari episodi di cronaca nera avvenuti nell’area oggetto di ordinanza. Aggressioni, spaccio di droga, odori nauseabondi, botte, ubriachezza. Atti sfociati, peraltro, in altrettanti provvedimenti (datati aprile e novembre 2014). Gli agenti della Questura di Lecce stanno effettuando – da diverso tempo ormai – un notevole numero notevole di operazioni proprio per contrastare la violenza provocata dai fumi dell’alcol.
In passato, ad esempio, ci fu pure un apposito Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura (all’epoca convocato dall’ex Prefetto, Giuliana Perrotta), nonché diversi summit col questore Antonio Maiorano. Si spera che adesso con tale limitazione – che si aggiunge alla recente ordinanza anti-prostituzione – la tranquilla vivibilità del centro storico venga compromessa sempre meno.