Parte oggi l’iter di licenziamento: i dipendenti Alba Service bloccano il traffico cittadino


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Tutti speravano che alla fine questo momento non fosse mai giunto. Riunioni, tavoli tecnici, manifestazioni pubbliche anche piuttosto decise ed eclatanti. Si è cercato in tutti modi di sensibilizzare l'opinione pubblica, così come le autorità competenti. Politiche, prefettizie, istituzionali e persino religiose. Eppure, da quando l'incubo dei licenziamenti comparve per la prima volta – in itinere alla riforma Delrio – poco, anzi, pochissimo è stato risolto. E i negativi risultati possono venire raccolti proprio oggi, in via XXV Luglio, a due passi dalla Prefettura del capoluogo salentino. Perché il problema non riguarda solo ben sette mensilità, dovute a dipendenti che hanno lavorato, ancora da corrispondere. La questione assume rilievi più seri, poiché riguarada il destino di ben 130 famiglie leccesi. Parliamo, in buona sostanza, di Alba Service Spa, società partecipata della Provincia di Lecce. L'Ente di Palazzo dei Celestini avvia, infatti, la procedura che taglia il personale operante in vari servizi pubblici essenziali. Motivo per cui, stamattina, l'organico interessato alla vicenda protesta a voce alta – bloccando il traffico – nel luogo forse maggiormente simbolico della città. 

Assieme a loro, per sostenerli durante l'ennesimo sit-in, i sindacati di categoria. Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Leccenews24.it, Pietro Mancarella (appartenente alla sigla COBAS) ci inquadra un attimo la situazione:"Il Governo Renzi diceva che i tagli avrebbero riguardato i politici, non le persone. Per non parlare del fatto, poi, che pure la Regione Puglia ha il dovere di farsi portavoce presso le sedi nazionali. Siamo in protesta perché la Provincia non può interrompere così, autonomamente, l'erogazione di servizi essenziali quali ad esempio la manutenzione delle strade e molti altri. Mansioni bloccate arbitrariamente".

Il bello è che esattamente un anno addietro Mancarella avvertì, attraverso un comunicato stampa, della terribile condizione, scrivendo:"Quello che molti non riescono ancora a comprendere è che le conseguenze di quello che sta iniziando a verificarsi ricadranno ben presto sui cittadini, attraverso la mancanza dei servizi che Alba Service e naturalmente la Provincia stessa garantisce sul suo territorio. Strade, scuole, ambiente, servizi sociali sono i servizi che a breve termine subiranno le ricadute della riforma Delrio a causa del taglio delle risorse finanziarie che questo Governo ha destinato ai suddetti servizi. Il taglio dei trasferimenti non è solo un taglio agli stipendi dei dipendenti, ma è un taglio a quei servizi che gli stessi dipendenti con l’impegno quotidiano sono riusciti sempre a garantire sul territorio". Peraltro, poco tempo fa, gli stessi COBAS chiesero l'accesso agli atti per verificare il corretto utilizzo del denaro da parte di Alba Service.

Tutto qui? Niente affatto. Nei giorni antecedenti all'evento odierno, venne lanciato un appello al sottosegretario del Lavoroda poco Vice Ministro on.le Teresa Bellanova affinché intervenisse almeno per sospendere l'iter (che dovrebbe aprirsi col placet del commissario liquidatore). Lettera aperta, inviata anche al Prefetto, Claudio Palomba; al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; all'Assessore Regionale per lo Sviluppo Economico, Loredana Capone, ed infine ai colleghi di Giunta in via Capruzzi, Sebastiano Leo e Salvatore Negro (oltre che ad Antonio Gabellone). 

La speranza, unica e sola, ricade adesso nella riunione prevista nelle eleganti sale della Prefettura. E nella circostanza verrà chiesto, senza "se" e senza "ma", il rinvio della decisione con la convocazione immediata d'un tavolo di crisi.