“Contro le politiche fallimentari di un Governo regionale senza Assessore alla Sanità”. Ecco l’intento che ha spinto Direzione Italia a indire la “Giornata dello Schiaffo”, indirizzato evidentemente al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Secondo i fittiani, infatti, il Governatore pugliese sarebbe più impegnato nelle vicende tutte interne al Partito Democratico, dimenticando una sanità definita allo sfascio.
“Anche 80 giorni per un esame urgente, nessuna sicurezza sui luoghi di cura, ospedali allo sbando, negazione del diritto alla salute e un Governatore-Assessore impegnato soltanto nella partita a scacchi della politica nazionale” hanno spiegato questa mattina il dottor Luigi Manca, consigliere regionale e il senatore Francesco Bruni.
“Una Regione senza assessore alla Sanità non è credibile”
“Ecco perché adesso vogliamo dire basta e lo facciamo presentando il nostro dossier sullo sfascio della sanità regionale e annunciando le prossime iniziative politiche”. Nella sede leccese di via Oberdan gli esponenti dell’opposizione in via Capruzzi fanno il punto: “Emiliano ha fatto tante promesse non mantenute – ha esordito Luigi Manca – il Riordino ospedaliero è stato bocciato dalla sua stessa maggioranza, in commissione sanità. Ricordiamoci che il settore occupa l’80% delle risorse e non prevedere un Assessore è una follia. Il riordino va fatto, ma con raziocinio”.
Sulla nuova apertura di Senologia a Nardò, Manca puntualizza: “dire di aver aperto un ambulatorio di senologia senza le giuste competenze non ha senso. Lo ha fatto per il feeling con il sindaco di Nardó. Chiediamoci perché il dottor Carriero, responsabile dello screening senologico, si sia dimesso. E poi c’è una associazione che gestisce i centri CUP: vuol dire che persone qualunque gestiscono dati sensibili. Emiliano ha fatto clientelismo e questo è un danno per la nostra sanità: venerdì a Bari i medici hanno indetto uno sciopero, rifiutando anche un incontro chiesto in extremis dal Governatore. Insomma, il governatore si comporta come padre-padrone: la sua stessa maggioranza lo attacca. Il nostro “schiaffo” è per svegliare questo Re Sole”. Accuse pesanti quelle che arrivano da Direzione Italia, destinate a far discutere a lungo.
Alza la voce anche il sindaco di Casarano
Presente, oltre a Simona Manca, Ciccia Mariano e Gianni Peyla, anche il sindaco di Casarano, Gianni Stefano. L’ospedale della sua cittadina è al centro di vorticose polemiche e per il Primo Cittadino “questa vicenda rappresenta il paradosso della sanità pugliese”. “La mia battaglia – ha dichiarato – è perché siamo convinti che il nostro ospedale è il secondo principale dopo il Fazzi di Lecce. Se una parte di politica vuole smembrare il nostro polo, lo dica. Abbiamo subito la chiusura del punto nascita: siamo scesi in piazza perché Pediatria rappresenta un’emergenza sanitaria sul territorio ionico. Garantire oltre 3mila con 16 posti letto è una assurdità. Mi auguro che non succeda nulla di grave – come il parto iniziato nel parcheggio – perché noi a questa politica non ci stiamo”.
“Voglio chiedere a Emiliano in che direzione ci sta portando: la Regione – conclude Stefano – può attivare 1000 posti letto, ma non lo fa. Mille posti letto in Puglia significano un ospedale di Primo Livello per provincia. Se gli interessi portano verso il privato, va bene, ma che lo si faccia con chiarezza. La Puglia non è solo Bari. Serve a questo punto una presa di coscienza da parte di tutti i cittadini”.