Tagli dell’acqua, ci risiamo. Stop al servizio in due palazzine, Guido:’Vergogna’


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Ancora tagli all’erogazione dell’acqua potabile nelle palazzine Arca Sud della 167, come già accaduto in quelle di via Siracusa. Negli ultimi due giorni sono stati due gli stabili interessati dalla questione: Piazzale Siena, ieri, e Piazzale Genova, l’altro ieri. La storia è sempre la stessa: non tutte le famiglie pagano – a causa della crisi economica – la propria quota parte di bolletta e l’AQP taglia l’acqua a tutti, comprese quelle che invece risultano in regola. In Piazzale Siena, ad esempio, su 24 famiglie, solo 5 risultano morose, ma il servizio viene sospeso ugualmente a tutti. Eppure,  ai sensi della Legge Regionale n.54 del 1984, Arca Sud dovrebbe farsi carico delle quote inevase degli inquilini morosi.

Con questi ultimi tagli dell’acqua potabile ai danni di queste due altre palazzine i signori di Arca Sud, dell’AQP e della Regione Puglia hanno confermato la loro indolecommenta l’Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guidohanno chiaramente messo in evidenza che a loro, del prossimo non importa nulla. Eppure è stato segnalato più volte che molti degli inquilini delle case popolari leccesi sono persone che nella vita non hanno sempre avuto la strada in discesa”. La maggior parte degli inquilini di Piazzale Siena, per esempio, sono anziani, molti dei quali costretti a letto, diversamente abili con esigenze particolari e famiglie con bambini che la mattino devono andare a scuola.

Inaccettabile il comportamento dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari ma vergognosi anche i metodi dell’AQP. E, da ultimo, ma non per questo meno grave, anche l’atteggiamento del Presidente Emiliano. Sono entrambi enti regionali. Per quale motivo il capo del governo regionale non interviene in difesa di queste persone. Perché l’AQP non si rifà su Arca Sud anziché creare disagi così penalizzanti per persone che hanno già diversi problemi con cui convivere quotidianamente? È vergognoso. Non trovo altre parole”.

Esistono però soluzioni tecniche già adottate in condomini leccesi e, soprattutto, in provincia: i contatori elettronici cosiddetti intelligenti, che permettono la limitazione dell’erogazione solo alle utenze morose. Di questa tecnologia ne parlò anche il PD durante un’apposita conferenza stampa tenutasi una settimana addietro. Una limitazione in termini di litri giornalieri che garantirebbe almeno di poter usufruire dell’acqua potabile per le esigenze basilari.

Ho saputo che alcuni condomini che a proprie spese, su iniziativa delle varie assemblee condominiali, hanno già provveduto a dotarsene e hanno risolto il problema. Ora mi chiedoconclude Guidocome mai questa soluzione non è stata ancora adottata d’ufficio per tutti?”.