Sul fatto che il servizio di raccolta differenziata dell’Azienda Monteco sia utile, tanto ai fini ecologici quanto economici, nessuna delle controparti osserva dubbi. Anzi, gli stessi imprenditori dei pubblici esercizi si dicono contenti e orgogliosi di partecipare a questo progetto. Purtroppo, però, bisogna trovare con l’Amministrazione leccese una soluzione per chi non ama rispettare l’ambiente. Tenere per tutta la notte all'esterno delle attività commerciali i bidoni, significa dare agli incivili un posto dove poggiare la loro spazzatura, senza però collocarla nei dovuti contenitori. E così, le bottiglie di birra o bicchieri di carta contenenti cocktail o vino, a fine serata divengono un problema dei gestori. Già da tempo Andrea Guido, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, aveva annunciato importanti novità in proposito, comunicate poi nella riunione informale tenutasi stamattina – presso la sede leccese di Confcommercio – ai titolari dei pub della Movida leccese. Un dialogo aperto, insomma, sulle misure inerenti il trattamento dei rifiuti cittadino.
La problematica, però, riguarda pure quei locali compresi nell’anello della circonvallazione. «Daremo la possibilità a chi per esempio non possiede lo spazio di contenere i carrellati – spiega a Leccenews24.it lo stesso Assessore, contattato telefonicamente dalla nostra redazione – di utilizzare solo la “pattumella” dell’umido, liberandosi degli altri presenti. Si va ad adottare un nuovo sistema attraverso delle buste trasparenti e con un codice identificativo dell’attività commerciale. Significa che sapremo colui il quale ha attuato una corretta differenziata».
Grande soddisfazione è stata espressa dagli imprenditori che hanno preso parte all’incontro, sia nei confronti dell’Assessore Andrea Guido per la disponibilità dimostrata ad ascoltare e ad accogliere le proposte degli operatori del settore, che nei riguardi dell’Associazione Confcommercio Lecce, che ancora una volta si è fatta portavoce delle istanze degli imprenditori dando loro la possibilità di dialogare con le Istituzioni.
«Così andremo ad evitare, ad esempio – prosegue Guido – le multe a quei commercianti attenti ma che si trovano le buste dei residenti che non pagano la tassa e conferiscono nei carrellati altrui». L’utilizzo scorretto dei cassonetti dei pubblici esercizi da parte di terzi fu, peraltro, uno dei leitmotiv dellla riunione, tenutasi quest’estate, sempre presso l’ente di via Cicolella.
Per ovviare a ciò, si pensò di dotare gli stessi di appositi lucchetti consentendo la possibilità di apertura e chiusura esclusivamente agli operatori ecologici preposti al servizio di raccolta rifiuti e ai titolari dei pubblici esercizi.