Vivaisti idruntini, arriva la buona notizia: l’UE sblocca l’export delle barbatelle


Condividi su

Qualcosa finalmente si sta muovendo. Gli alti vertici, europei e nazionali, pian piano abbandonano l’idea – quasi psicotica – di considerare il disseccamento rapido dell’ulivo come causa di tutti i mali possibili. Dunque, arriva una buona notizia per l’economia salentina: le barbatelle potranno essere di nuovo commercializzate. Certo, tale decisione – ad opera dell’UE – rappresenta solo un primissimo passo. L’auspicio, infatti, è che venga eliminata quell’odiosa back-list delle piante salentine a rischio di contagio del batterio. Insomma, serve più ricerca scientifica. E, in tal senso, la politica salentina esulta. A cominciare del Senatore Francesco Bruni, del gruppo Conservatori e Riforimisti: "Abbiamo segnato un punto scongiurando il disastro ma è una soluzione parziale – scrive in una nota – ma dovremmo giungere ad una situazione tale da non avere nessuna limitazione. Il nostro impegno come Conservatori e Riformisti sarà quello di giungere anche all’eliminazione anche di quest’onere della termoterapia per raggiungere una situazione di  completa parità soprattutto con i vivaisti concorrenti del Nord".

Una notizia bellissima – scrive a caldo Salvatore Capone, parlamentare PD della Puglia – dopo quanto reso noto dal Ministero delle Politiche Agricole sul via libera da parte del Comitato Fitosanitario Europeo alla vendita di barbatelle salentine. “Proprio recentemente – prosegue l’On. Capone – dalle parole del Ministro Martina era emersa una linea netta  circa la strategia del Ministero e del Governo di voler, a tutti i costi, contrastare la diffusione della xylella fastidiosa, salvaguardare e rilanciare l’olivicoltura salentina, tutelare il vitivivaismo idruntino, sostenere e potenziare la ricerca”.

Saranno felici i vivaisti idruntini, ma non solo. Accanto alle possibilità dei reimpianti e alle sperimentazioni a cielo aperto, ora “dovrà essere la ricerca – conclude Capone – ad aiutare il nostro territorio nel salvaguardare un segmento di eccellenza e un paesaggio così duramente ferito”. "Ha prevalso il buonsenso. Finalmente l'Ue ha battuto un colpo e le viti del Salento possono nuovamente tornare a viaggiare in tutta Europa". Questo è invece il commento del senatore Dario Stefàno.

"Decisione che – continua – offre sicuramente un pò di ossigeno al vivaismo vitivinicolo pugliese, già duramente provato da un lungo periodo di blocco imposto per l'emergenza Xyella, ma che mi auguro possa essere intesa come temporanea”.