Ogni anno, in Italia, muoiono circa 60mila persone a causa di un arresto cardiaco. La letteratura scientifica, inoltre, dimostra che in questi casi l'intervento di primo soccorso – se rapido e adeguato – può ridurre del 30% i decessi. Insomma, i minuti risultano di vitale (è proprio il caso di dirlo) importanza. Partendo da tale presupposto, allora, l'Amministrazione Comunale leccese ha acquistato due defibrillatori automatici (DAE) grazie al progetto europeo denominato CiProEffect. Lodevole la finalità: creare una rete cittadina dei macchinari a disposizione del territorio. C'è di più, però. Assieme al network ponderato dal team dell'Assessorato alle Politiche Giovanili – diretto da Alessandro Delli Noci – anche un sistema d'allerta che raggiunga la collettività mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie legate agli smartphone. Un sistema di alerting e comunicazione verso la cittadinanza composto dalla piattaforma opensource Telegram, in grado di intercettare fino ad un massimo di 100mila utenti contemporaneamente, garante prevenzione, salvaguardia del territorio e della collettività.
«Ci si ponel'obiettivo di implementare il numero di defibrillatori nel capoluogo salentino – ha dichiarato l'Assessore Andrea Guido durante la conferenza stampa di illustrazione avvenuta all'ex Convento dei Teatini – e mi preme sottolineare che siamo quasi a quota cinquanta. Alcuni di questi, hanno pure salvato delle vite umane. Ricordiamo, infatti, quanto accaduto qualche mese addietro al centro sportivo "CAT", durante una partitella di calcetto». Nell'occasione, l'utilizzo dell'attrezzo medico, avvenuto in maniera tempestiva, salvò la vita ad uno sportivo.
Due le sezioni 'ad hoc'. Da un lato, il canale broadcast, bacheca monodirezionale tramite cui un amministratore – nel caso in questione la Protezione Civile – del Comune di Lecce, scrive un messaggio o inserisce un file multimediale (foto, video o mappa georeferita) tipo il luogo oggetto della segnalazione, così che lo stesso contenuto giunga a tutti gli iscritti. Ed ecco che l'intera comunità avrà notizie di eventuali stati d'allerta. I cittadini possono iscriversi gratuitamente cliccando qui. Dall'altro, invece, un BOT (da Robot, ma informatico), che funge da soluzione d'integrazione e invio a Telegram di messaggi con risposta automatica. In due parole, l'utente "chatta", chiedendo informazioni standard, ricevendo la risposta del BOT. Gli argomenti? Semplice, meteo, previsioni, bollettini rischi, traffico, orario delle scuole. E, ovviamente, locazione dei defibrillatori. I dati verranno forniti dal portale aperto del Comune; la piattaforma BOT, infatti, risponderà all'utenza "pescando" i datasets rilasciati su dati.comune.lecce.it.
Sull'argomento, più avanti, ci è tornato anche Gigi Fuggiano, responsabile dell'Osservatorio sulla Salute del Comune di Lecce:«Bisogna diffondere la cultura del defibrillatore. Per poter riprendere il paziente da un infarto improvviso si hanno a disposizione appena dieci minuti. E se si pensa che in quella frazione già buona parte del tempo va via per comprendere come intervenire, ciò la dice lunga sulla tempestività dei soccorsi».
Il dott. Fuggiano aggiunge un altro dettaglio fondamentale:«Tramite l'apposita APP al cellulare, stiamo pensando di geolocalizzare non solo il defibrillatore presente in quella determinata area, ma anche le persone che lo sanno usare».