Se il Lecce di Marco Baroni dà più di qualche pensiero ai suoi tifosi che vivono di calcio dopo la sconfitta con il Napoli, la Primavera di Coppitelli sa regalare soltanto gioie e prestazioni maiuscole. A Bologna i salentini vincono per 3 a 2 e impongono la legge della capolista. Risultato mai in discussione, facilitato anche dall’espulsione di Bynoe nella prima frazione che ha costretto i felsinei a rincorrere con l’uomo in meno. Anche quando la squadra di Mister Vigiani ha raggiunto il pari per un calo di attenzione dei giallorossi, sembrava evidente che prima o poi i salentini avrebbero risistemato le cose. Ed infatti il rumeno Burnete ha subito capitalizzato la disattenzione di Solda e riportato il Lecce alla vittoria. Del resto quando si hanno attaccanti che sanno segnare è più facile dettare legge e recuperare anche qualche fisiologico calo. I salentini restano a +8 sul Torino che ha battuto per 2 a 1 il Sassuolo di Mister Emiliano Bigica.
I gol
I gol portano la firma di Salomaa al 30′ e Corfitzen al 51′: due marcature di potenza, presenza e brillantezza fisica. È una Primavera da lucidarsi gli occhi quella di Coppitelli. La difesa con Pascalau e Hasic ha come laterali due autentiche frecce: Munoz e Dorgu. Il centrocampo con Mc Jannet, Berisha e Volturar unisce quantità a qualità. Le tre punte (Corfitzen, Burnete e Salomaa), tutte in gol, sono tanta roba per la categoria. E in porta l’estremo difensore rumeno Borbei non concede nulla allo spettacolo, ma dà tanta sostanza al suo ruolo. Gli ingressi di Daka e Samek al posto di Corfitzen e Vulturar hanno solo riequilibrato l’undici titolare. Spazio anche a Bruhn e Ciucci nel finale per Burnete e Salomaa che aveva timbrato anche nella scorsa vittoria sull’Empoli e che sembra stia acquistando la giusta regolarità.
Nel mezzo i gol del Bologna del finlandese Wallius e dell’italiano Motolese che su punizione aveva raggiunto il momentaneo pari.
Domenica prossima il Lecce sfiderà la Roma. Prove di super finals.
Ph. di copertina: Andrea Stella