Profonda amarezza: uno sguardo alla stagione 2020/2021 del Lecce Calcio


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Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel primo scialbo pareggio per 0 a 0 contro il Pordenone che aveva aperto ufficialmente la stagione di serie B del Lecce.

Dopo tanti alti e bassi, i giallorossi hanno dovuto dire addio al sogno serie A nella maniera più struggente e dolorosa.

A nulla è valso il gol al 65’ di Pettinari che ha sancito il pareggio per 1 a 1 contro il Venezia, decretando definitivamente un altro anno nella serie cadetta per la squadra della nostra città.

L’inizio di una nuova era per il Lecce Calcio?

L’esonero ufficiale di Eugenio Corini ha tolto ogni dubbio. Non sarà più l’allenatore bresciano a condurre il team giallorosso nella prossima stagione. Com’è naturale che sia, è già iniziato il “balletto dei nomi” che potrebbero prendere il posto di un allenatore, sempre difeso dalla società (almeno fino a questo momento) ma aspramente criticato dai tifosi per il gioco espresso e per la “gestione discutibile” nei momenti più difficili.

Sono tanti i nomi associati alla panchina leccese ma in prima fila sembrano esserci Marco Baroni, Roberto D’Aversa e Giovanni Stroppa.

Il favorito sembra essere proprio Baroni, anche se non sono da escludere sorprese dell’ultim’ora, come Andreazzoli. Le quote sul prossimo allenatore del Lecce Calcio non sono attualmente presenti sul sito Bingo!. Le slot con jackpot e le quote sui principali eventi sportivi sono però facilmente consultabili, come lo saranno le quote delle prossime partite di Serie B e Coppa Italia del Lecce.

Inutile dire che solo il tempo ci dirà quale nome verrà scelto da Pantaleo Corvino e Saverio Sticchi Damiani. Quel che è certo è che, nonostante le risorse limitate, mantenendo la rosa attuale, il Lecce dovrà proporsi fra le principali pretendenti alla promozione in Serie per la stagione 2020/2021.

Cos’è andato storto?

Il rapporto fra Corini e i tifosi non è mai decollato. La piazza gli ha sempre criticato il gioco poco spettacolare e l’ultima serie di risultati deludenti non ha fatto altro che definire una situazione che sembrava già compromessa.

In molti in società spingono sul concetto di “entusiasmo” ma bisogna ribadire che sono stati pochi episodi (quello che rimarrà più impresso nella memoria è sicuramente il rigore di Mancosu) a fare la differenza fra il passaggio del turno e l’eliminazione.

La Serie B si conferma una divisione difficile da decodificare, in cui anche a fronte di una rosa folta e di un gioco discreto, noi coincidono sempre buoni risultati. Gli infortuni, decisioni arbitrali dubbie e la fortuna di squadre che poco concedono allo spettacolo si sono dimostrati spesso fattori fondamentali.

Elementi di riflessione per la prossima stagione?