Cambi azzeccati e il capitano è tornato a segnare: le pagelle di Lecce-Ascoli


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Prima vittoria in campionato per il Lecce che, dopo il pareggio a reti bianche all’esordio, batte l’Ascoli, mantenendo anche la porta inviolata. Nonostante le pesanti assenze, Eugenio Corini disegna un collettivo ordinato, disposto al sacrificio, che cambia pelle quando può finalmente ricorrere ai cambi. Il rientro di Tachtsidis da una scossa alla manovra e il Lecce sblocca il risultato grazie a capitan Mancosu, tornato a segnare e che ora deve sciogliere i dubbi in queste ultime ore di mercato. Si conferma sempre più, invece, Liam Henderson, in rete per la seconda vota in quattro giorni, ben pescato da Coda. Da registrare anche il debutto in giallorosso di Mariusz Stępiński.

Gabriel, 7: l’ex Chiricò gli scalda i guantoni per due volte in meno di dieci minuti. Per il resto della prima frazione nessuna parata degna di nota e un paio di sbavature in fase di rinvio. Clamorosa la sua manata al 63esimo, quando stappa dai piedi di Vellios la palla del pareggio.

Zuta, 6: padrone, ancora una volta, della corsia destro, è spesso nel vivo dell’azione. Parte un po’ in sordina, con i compagni che lo servono poco: poi cresce e si rende spesso protagonista di buoni spunti. Esce in avvio di ripresa.
dal 50′ Tachtsidis, 6.5: dopo una prima fase di rodaggio in Coppa contro la Feralpisalò, torna in campo per il secondo tempo, andando a dirigere la manovra. La presenza di un regista di ruolo si sente eccome e dopo pochi minuti dal suo ingresso il Lecce trova la via del gol.

Lucioni, 7: ammonito al 60′, guida con la solita personalità e freddezza il pacchetto arretrato. Al decimo minuto prima rischia un fallo da rigore per un tocco di mano, poi va vicino al gol di testa. Grazie ad un suo break, nasce l’azione del vantaggio giallorosso. Ottima giocata.

Meccariello, 6.5: coaudiva il fido Lucioni in difesa e, anche se non mancano alcune pecche in appoggio, va decisamente meglio rispetto alla prima contro il Pordenone. Non teme le incursioni di Balic e Chiricò.

Calderoni, 6: ara la corsia mancina, ma in fase di non possesso soffre il funambolico Chiricò e i suoi continui cambi di gioco. Molto spesso è in ritardo in copertura. Va meglio quando deve spingere anche se non tutti i cross sono calibrati al meglio.

Majer, 6: la cessione di Petriccione e Tachtsidis in panchina lo confermano in cabina di regia. Non è il fluidificante perfetto, ma fa comunque il suo non facendo mai mancare la sostanza giusta. Con l’ingresso di Tachtsidis va a fare la mezzala e resiste in campo fino al 69esimo.
dal 69′ Maselli, 6: esordio assoluto per lui in Serie B che va a posizionarsi in mezzo al campo svolgendo il compito con ordine e senza strafare.

Henderson, 7.5: Liam è sempre più uomo-simbolo di questo nuovo Lecce. Affianca Majer nel cuore del campo e, galvanizzato dal primo gol giallorosso di mercoledì in Coppa Italia, concede il bis anche in campionato. Ci prova prima al 20esimo non sfruttando a dovere una indecisione difensiva bianconera in area, Il gol però arriva ancora nel corso della ripresa, nel miglior momento dell’Ascoli: scatta sul filo del fuorigioco e, ben servito da Coda, mette una firma pesante sui primi 3 punti di Eugenio Corini. Ammonito a fine primo tempo.

Mancosu, 7- : a due giorni dalla chiusura del mercato, il suo destino non è ancora scritto. Eppure la fascia resta salda al suo braccio e ritrova, finalmente, il vizio del gol. Corini inizialemnte lo deve schierare nel tris di centrocampo, ma non da manforte in fase di copertura, con Calderoni lasciato in balia della fantasia di Chiricò. Nel corso del secondo tempo si alza nel trittico offensivo e la musica cambia: appena spostato capitalizza al meglio il cross preciso di Listkowski e manda in vantaggio il Lecce.

Adjapong, 6: con Zuta terzino, il modenese – fresco di nuova convocazione in Under 21 – scivola ancora nel tris d’attacco, agendo al fianco destro di Coda. Nonostante una buona gamba non è certamente un attaccante e, infatti, nel secondo tempo, con l’uscita di Zuta, arretra sulla linea di difesa dove si fa notare per il suo ordine.

Listkowski, 7: un palo sabato scorso gli ha negato la prima gioia italiana, rinviata solo di pochi giorni con il primo gol siglato in Coppa. Corini lo sceglie ancora nel tridente offensivo e lui si conferma in continua crescita. Altra buona prova per lui che dimostra come nel calcio italiano può starci eccome. E’ lui, dopo la palla recuperata da Lucioni, a servire l’assist vincente per la rete del capitano. Sostituito nel finale quando finisce la benzina.
dal 80′ Lo Faso, senza voto: ultimi minuti di gara per lui e probabilmente anche ultimi minuti con la casacca giallorossa. E’ in procinto di accasarsi al Novara, ma Corini gli concede l’ultimo spezzone di match in cui si rende protagonista di un paio di tentativi di battuta a rete e una serie di dribbling.

Coda, 6.5: l’ariete giallorosso (che dalla prossima giornata si giocherà la maglia titolare con Stepinski), è il fulcro dell’attacco salentino. Si muove tanto, con autentico spirito di sacrificio. Dopo un primo tempo in cui gioca poche palle utili, nella seconda frazione entra molto più speso nell’economia del match. Non segna (ci va vicino al minuto 80, prima di essere sostituito), ma si inventa uomo-assist, servendo il filtrate perfetto a Henderson che sigla il raddoppio.
dal 81′ Stepinski, senza voto: appena arrivato in Salento, debutta con la nuova maglia giallorossa per le ultime fasi della partita. Un paio di buone giocate e due tiri fuori misura. Ora deve entrare nel credo tattico di Corini, poi potrà essere una vera e propria arma letale.

Corini, 7.5: primo brindisi in campionato per lui mantenendo, ancora una volta, la porta inviolata. Nonostante la precarietà della rosa con cui deve fare i conti, mette in campo l’unico undici titolare possibile, con Majer in impostazione, affiancato da capitan Mancosu. Il Lecce tiene il pallino del gioco, rischia poco quanto nulla, ma fa fatica a a rendersi pericoloso. Nella ripresa può finalmente mettere mano ai cambi e le sue mosse sono azzeccatissime: con Tachtsidis ritrova un regista di ruolo, riporta Adjapong sulla linea dei difensori e, soprattutto, fa avanzare Mancosu che, subito, lo ripaga con il gol che sblocca il tabellino. Henderson gli conferma di essere una pedina forse insostituibile e anche Listkowski è una nota sempre più lieta. 4 punti nelle prime due giornate e ora attende le ultime ore di mercato per definire, una volta per tutte, la rosa a sua disposizione.