La difesa crolla e il Lecce cade. Le pagelle della disfatta con il Matera


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Questa volta il Lecce non gira. Contro il Matera finisce 2 a 1 (leggi la cronaca del match) e per Braglia, alla seconda sconfitta della sua gestione, ora si fa dura rimontare la capolista Benevento. I giallorossi mostrano carattere, ma questa volta la buona volontà non basta: per andare in B serve mostrare i muscoli contro chiunque e il Lecce oggi non lo ha fatto. Al ‘Via del Mare’, violato per la seconda volta, fa festa una delle migliori compagini del campionato.

Perucchini, 6.5: Non è chiamato in causa troppe volte, ma quando lo deve fare si fa trovare sempre presente. Si oppone bene all’insidiosa punizione di Tomi giunta al 35’ della prima frazione. Non ha colpe sul gol di Iannini, lasciato tutto solo. Provvidenziale in uscita al quarto d’ora della ripresa, quando sradica dai piedi di Carretta la palla del 2-0. Chiude lo specchio al 40’ a De Rose, ma poco dopo non può nulla e il Lecce capitola.

Alcibiade, 5.5: svolge il suo compito come sa e come ci ha abituati a vedere. Spalla preziosa di Camisa, è preciso in fase di chiusura. Un po’ meno in quella di impostazione. Cala alla distanza e viene ammonito.

Legittimo, 5.5: particolarmente intraprendente, si fa notare per qualche incursione interessante e per alcune chiusure dal tempismo perfetto. Tuttavia è dalle sue parti che Piccinni innesca l’azione del vantaggio ospite, facendosi superare nettamente in velocità. Giallo per lui al 45’.

Camisa, 5- : dopo aver riassaporato il gusto del campo la scorsa settimana in quel di Cosenza, il centrale di Monteroni torna titolare e lo fa dimostrando di non essere sempre capace di guidare un reparto difensivo. Si prende in consegna Infantino che contro di lui ha vita tutt’altro che facile. Poi cala in modo vistoso lasciando campo nel finale alle incursioni materane, fino al gol del 2-1 dell’ex De Rose. Ammonito al 33’ dopo aver interrotto una pericolosa ripartenza lucana.

Liviero, 6- : gettato nella mischia all’ultimo istante a causa di un Gianluca Freddi che fino alla fine ha provato a stringere i denti, ma che proprio non ce la fa, il giovane scuola Juventus bada poco a difendere, prediligendo la spinta nella metà campo materana. Sbaglia, però, molti appoggi.  

Lepore, 6 : inutile il suo gol del momentaneo pareggio giunto a coronamento di una gara dove non fa vedere il meglio di sé. Corre tanto, ma sbaglia altrettanto in fase di cross. Poi, come detto, ci mette la zampata decisiva nel deviare in porta il rasoterra in area di Moscardelli.

Salvi, 6: fa registrare il primo tiro della partita, al 3’, mandato però troppo alto. Per il resto ci mette tanta verve agonistica, tanta buona volontà e qualche bella invenzione. Non riesce, però, a incidere a dovere, perdendo qualche pallone di troppo. Matera decisamente più in palla rispetto al centrocampo salentino.

Papini, 6.5: il capitano è il vero leone del centrocampo. Non tanto per le sue giocate, che per la verità oggi si sono fatte alquanto desiderare, ma per la sua voglia. Al 26’ va a colpo sicuro di testa, ma Bifulco è in giornata di grazia. Nel secondo tempo diventa un vero e proprio jolly, spostandosi in avanti, sulla destra e persino in difesa se necessario. Disegna un cross al bacio per Curiale a 10 minuti dal termine che l’estremo difensore lucano neutralizza miracolosamente.

Surraco, 6: non sfigura il fantasista sudamericano, ma nemmeno sorprende. Si carica sulle spalle, come ogni volta, il compito di puntare l’uomo con alterne fortune. Cosa gli prende Bifulco al 22’, quando tutto il ‘Via del Mare’ aveva già pronto l’urlo in gola. Lascia il campo al 34esimo della seconda frazione.

dal 34’ Vecsei, senza voto: entra e non fa praticamente nulla.

Doumbia, 6: comincia bene e quando si accende non ce n’è per nessuno. Corre come un forsennato, cambiando spesso e volentieri la sua corsia d’azione. Poi si eclissa: vuoi per una massiccia difesa materana che è brava, alla lunga, a contenerlo, vuoi per un fisiologico calo fisico. Lascia il campo a quasi mezzora del secondo tempo.

dal 25’ s.t. Caturano, 5.5: gioca lontano dalla porta e questo lo rende praticamente inoffensivo. Questa volta non riesce a dare la giusta sterzata al match, finendo anche lui nella ‘giornata no’ di tutta la squadra.

Moscardelli, 5.5: dopo alcune uscite da assoluto protagonista, oggi si è ritrovato davanti una difesa capace di neutralizzarlo. Gioca lontano dalla porta, sperando di fare da sponda a uno dei velocisti che però non lo seguono. Si fa notare per qualche bel tocco, ma soprattutto per il passaggio vincente capitalizzato al massimo da Lepore in occasione dell’1-1. Ammonito per proteste al 20’, giusto prima di lasciare in campo inviperito.

dal 21’ s.t. Curiale, 6: si rende pericoloso in vari frangenti, ma non ce la fa a lasciare il segno vincente. Merito anche di Bifulco che al 35’ mette in corner un suo colpo di testa destinato in porta.

Braglia, 5.5: costretto a scelte obbligate a causa di una difesa falcidiata dalle assenze, aveva chiesto ai suoi una grande prestazione per avere ragione su una delle migliori formazioni del campionato. I giallorossi sbagliano, invece, forse la gara più importante della stagione. La difesa balla e l’attacco non punge per niente. Il carattere certamente non manca, ma per la seconda volta in un mese il Lecce sbaglia un’altra gara tra le mura amiche: così dopo il pari strappato al Melfi, questa volta la festa è tutta del Matera. La differenza con il Benevento? I sanniti nella voce ‘sconfitte casalinghe’ hanno 0. Ora testa all’Akragas: chi vivrà vedrà.