Dopo l'opaco pareggio tra le mura amiche di domenica scorsa con la casertana, ecco, che il Lecce trova sulla sua strada, nel secondo derby della stagione, il Martina Franca la cui partenza flop in campionato non deve far pensare ad una squadra materasso. Anzi, nelle sue fila militano calciatori di tutto rispetto tra cui gli ex di turno Mariano Bogliacino, Zappacosta, Baclet e Rullo. Soltanto tre volte il Lecce nella sua storia, ha calcato il terreno dello stadio "Tursi" in partite di campionato. Il bilancio è di due pareggi e una vittoria dei giallorossi in Valle D'Itria. Il tecnico Antonino Asta ha dovuto ridisegnare il reparto offensivo visto, che oltre a Curiale, contava l’assenza di bomber Moscardelli, anch’egli ai box a causa di una contrattura rimediata con la squadra campana.
A queste due importanti mancanze, peraltro, se n’é dovrà aggiunta un'altra ancora più pesante e cioè quella dei supporter giallorossi ai quali il prefetto di Taranto ha proibito, per i disordini occorsi lo scorso 25 aprile, la loro presenza sugli spalti dello stadio martinese. Dal primo minuto, al centro dell'attacco, spazio all'ex Torino e Matera Diop, dal quale il tecnico di Alcamo si aspetta grandi cose dopo la convincente prestazione di domenica scorsa. A sostegno dell'attaccante senegalese, Lepore, Surraco e Carrozza.
E già al terzo minuto di gioco è Diop a creare qualche brivido sulla schiena alla difesa locale che dopo aver stoppato di petto la sfera, dal limite sferra un tiro che termina alto sulla traversa. Al 17° è sempre il senegalese ad avere la palla del vantaggio ma a tu per tu con Viotti sbaglia clamorosamente l'appuntamento con la rete mandando a sbattere, con un tiro fallocco, il pallone sul palo. Non passano nemmeno tre minuti che Papini a porta praticamente sguarnita e davvero da due passi riesce inspiegabilmente a colpire l'interno della traversa a Viotti battuto. Al 25° c'è tempo per vedere Beduschi ammonito per fallo su Franchini. Al 27° ecco che arriva puntuale la frittata: Franchini, lasciato solo soletto in area di rigore, riceve un perfetto cross dalla sinistra da Viola che di testa trafigge l'incolpevole Perucchini per l'immeritato vantaggio.
Al 33° Lepore, per un intervento in extremis di Migliaccio, non riesce a finalizzare in rete una facile occasione. La fine del primo tempo evidenzia un Lecce che per lunghi tratti è stato come riavvolgere il nastro e rivedere la vecchia squadra sprecona dello scorso campionato e che orfana della giusta cattiveria agonistica ha dato vita alla saga delle occasioni fallite. Il Martina è squadra modesta e lo si vede ma ha saputo sfruttare adeguatamente l'unica occasione di rete avuta nell'arco dei primi 45 minuti.
Il secondo tempo si apre con una ammonizione per proteste ai danni di Papini. Al 52° Diop, su un preciso cross di Carretta, ancora una volta, da non crederci, spreca di testa come un dilettante allo sbaraglio l'occasione di portare in parità la sua squadra. Al 56° fa il suo ingresso in campo l'ex Baclet che rileva un' evanescente Crisea. Al 57° ci prova dalla distanza Liviero ma trova pronto Viotti per la respinta. Due minuti più tardi Mister Asta sostituisce inspiegabilmente un pimpante Carrozza per Cicerello, il quale risulterà essere per il resto della partita un perfetto fantasma. Da segnalare al 62° l'ammonizione per De Feudis per un fallo su Sirignano. Tre minuti più tardi Surraco di testa impegna seriamente Viotti deviando la sfera in angolo.
La porta del Martina sembra essere stregata ma non si capisce se lo è per la bravura dell'estremo difensore biancoceleste o per l'incapacità degli attaccanti leccesi che non riescono a violarla. Al 70° piove sul bagnato, il Capitano Papini per simulazione subisce il secondo giallo e lascia anzitempo il terreno di gioco e i suoi compagni a disputare il resto della partita in inferiorità numerica. Ma di questo il Lecce non ne risente affatto e continua imperterrito a fallire occasioni su occasioni ma l'incantesimo viene rotto al'89° da Vecsei, subentrato nel frattempo a Beduschi, il quale si invola in area martinese e di sinistro non da scampo a Viotti per il meritato pareggio. L'arbitro toscano concede ulteriori cinque minuti di recupero che non basteranno al Lecce per poter riacciuffare una vittoria che è scappata di mano non per merito del Martina ma per gli innumerevoli errori e orrori commessi sotto porta (vero Diop?) nell'arco dei novanta minuti.
Archiviata la pratica Martina con un pareggio che ha il sapore della sconfitta, il Lecce già nella prossima di campionato, sarà severamente impegnato al "via del mare" con il Catania blasonata formazione di serie A retrocessa di categoria a causa di illeciti sportivi venuti a galla proprio la scorsa estate la quale potrà annullare il suo Handicap di partenza di nove punti già da domenica pomeriggio dopo essere stata cinicamente corsara a Matera e Monopoli. Quindi guardarsi le spalle dalla squadra siciliana è doveroso e pertanto domenica "occhio alla penna" Lecce.
di Ivan VEDRUCCIO