Lepore, jolly tattico e capitano: ‘Meglio rallentare adesso che a Febbraio. Stimo molto Mister Fontana’


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Nel calcio moderno qualsiasi allenatore vorrebbe un calciatore come lui. Veloce, tecnicamente dotato e, soprattutto, interscambiabile nei ruoli sul rettangolo verde. Poi, se il diretto interessato porta anche la fascia di capitano nella sua città d'origine, il gioco è fatto. Checco Lepore, leccese, parla apertamente alla stampa durante la conferenza avvenuta nel primo pomeriggio al “Via del Mare”. “Nella mia carriera ho fatto quasi tutti i ruoli. Dove l’allenatore decide di farmi giocare – sostiene il centrocampista giallorosso – io mi metto e cerco di fare sempre il massimo. È normale che cambi il modo di giocare tra mezz’ala ed esterno d’attacco”. “Se giochi a centrocampo – prosegue – devi prestare maggiore attenzione perché non ti puoi permettere il lusso di sbagliare passaggio e favorire le ripartenze degli avversari. Giocando più avanti è normale che puoi azzardare qualche giocato perché anche se perdi palla la perdi nella metà campo avversaria e lontano dalla tua porta”.

“Domenica scorsa ho provato qualche volta il tiro dalla distanza – continua –, in alcuni frangenti si era creato un buco tra difesa e il centrocampo del Cosenza e mi è sembrato giusto provarci. Del resto qualche gol dalla distanza l’ho pure fatto”. “Se mi preoccupa l’andamento delle ultime gare? Sinceramente non mi preoccupa più di tanto e poi un rallentamento è meglio adesso invece che a febbraio”. Del resto il torneo di Lega Pro è ancora lungo. Meglio inseguire, forse, che venire inseguiti. Difatti, aggiunge Lepore “Ora puoi comprendere se c’è qualcosa da rivedere, da migliorare e fare tesoro degli errori che commetti, perché poi non puoi più permetterteli. I risultati dell’ultima giornata? Fanno capire quanto questo campionato sia insidioso per tutti”.

Una piccola battuta sul prossimo turno contro la capolista: “Conosco molto bene Fontana, l’allenatore della Juve Stabia. È un mister che stimo molto e non vedo l’ora di giocarci contro, come anche con altri giocatori campani che conosco molto bene, come Salvi”.

Fontana – conclude – è un allenatore che bada alla propria squadra, cerca di giocare al calcio contro qualsiasi avversario, sarà una partita a viso aperto”.