Falco illumina, ma il Lecce regala un tempo al Bologna: le pagelle del match


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Finale, questa volta, fallita. Il Lecce cade anche sul campo del Bologna dove, però, era stato bravo a rimontare due gol di svantaggio. I giallorossi regalano ai felsinei buona parte di primo tempo, trascinati da uno scatenato Barrow, ma prima del riposo accorciano le distanze. Nella ripresa lo spartito cambi completamente: Rispoli, Petriccione e Majer, appena entrati, danno nuova linfa vitale, con Falco che si scatena pareggiando e andando vicino al gol da 3 punti. In pieno recupero, però, il Lecce sbilanciassimo si fa prendere in contropiede e incassa una sconfitta a questo punto tombale.

Gabriel, 5.5: tempo un minuto e prima scalda i guantoni sul tiro di Skov Olsen, poi viene battuto da Palacio da distanza ravvicinata. L’inizio è da incubo perché una manciata di minuti dopo Soriano lo beffa anche dalla distanza. Al 30′, su tiro di Barrow, lo grazia solo il palo. Il Bologna nella ripresa non spinge più di tanto ma lo punisce solo in pieno recupero, immeritatamente.

Donati, 6: l’avversario diretto, Dijks, parte sempre molto largo e questo lo costringe a prestare il fianco agli inserimenti dei mediani emiliani. Lui però è sempre il solito generoso e condottiero e cresce col passare del tempo. In avvio di ripresa mette il turbo e da una sua incursione arriva la traversa di Falco. Dopo quello scatto accusa un problema fisico e deve lasciare il campo.
dal 58′ Rispoli, 6.5: impatto devastante sulla partita per lui che, pronti-via, si fa notare con due scatti in meno di un minuto che mettono apprensione ai bolognesi. Costantemente cercato dai compagni, fa cambiare passo a tutta la squadra.

Lucioni, 6: non chiude a dovere Palacio che, da pochi passi, porta in vantaggio i rossoblu. Idem con patate sul raddoppio di Soriano, quando Tachtsidis resta colpevolmente a guardare e lui non esce in chiusura. Alla mezzora altro erroraccio in copertura su Barrow che va vicino al tris. Prova a riscattare una giornata molto difficile servendo l’assist al petto di Mancosu.

Paz, 6: giocatore in prestito proprio dal Bologna, inizia la giornata vedendosi sbucare Barrow praticamente ovunque. Non riesce a contenerlo specialmente in occasione dell’1-0 quando il 99 rossoblu riesce a servire di tacco Palacio. Il primo tempo è in costante apprensione, ma nella ripresa cambia marcia, sfoderando una grande prestazione, fino ad arrendersi ai crampi.
dal 77′ Meccariello, 6.5: dopo un lungo periodo passato a recuperare da un infortunio, Biagio torna in campo per il finale di match. Un ultimo spezzone in cui lui dà tutto, anche in avanti.

Dell’Orco, 5: un po’ a sorpresa parte tra i titolari e in avvio sbaglia già la posizione in occasione del vantaggio felsineo, restando troppo alto. Qualche errore anche a gara in corso che rischia di mettere in pericolo i suoi. Con l’ingresso di Rispoli lui smette di spingere, restando solo in copertura.

Tachtsidis, 5: dopo la buona prova contro il Brescia, Liverani lo ripropone in regia. Ma lui torna a soffrire maledettamente la rapidità degli avversari. Sul gol di Soriano tutti si chiedono dov’era perché toccava a lui tentare di contenerlo. Qualche errore in fase di appoggio e viene richiamato in panca dopo un’ora.
dal 58′ Petriccione, 6.5: scontata la squalifica contro il Brescia, gioca solo per la mezzora finale ma lascia il segno. Da un suo bel filtrante, infatti, arriva l’eurogol di Falco che porta al pareggio.

Barak, 6: non vuole saltare una partita anche se la condizione non è ottimale. Ci mette tanto fisico, tanta legna, ma perde molti contrasti, sintomo di uno stato fisico fiacco. Qualche bello spunto solo in velocità.

Mancosu, 6.5: di piede, di testa, a giro o su rigore. Aveva segnato in tutti i modi e oggi riesce a farlo anche di petto. Ha il merito di riaccendere la speranza a fine primo tempo accorciando le distanze: unica nota lieta in un pomeriggio veramente complicato. Poco prima dell’ora di gioco va vicino anche al pareggio dopo la sgroppata di Rispoli, ma calcia debole e centrale. La stanchezza ora è davvero tanta ma c’è da rivedere una trattenuta sulla sua maglia da cui nasce il 3-2.

Saponara, 5.5: insieme a Falco prova ad accendere la manovra con qualche giocata di classe. Riesce bene a difendere palla, un po’ meno a trovare l’amico con il guizzo giusto.
dal 59′ Majer, 6: entra per dare sostanza alla mediana e mette lo zampino in ogni azione finale dei giallorossi.

Falco, 7: il Lecce fa una fatica immane a impostare una trama decente di gioco, specialmente nel primo tempo, e allora ci prova lui, con tutte le difficoltà del caso, a provare ad inventare qualcosa. Bella la sua conclusione a giro al 23esimo che, però, sfiora soltanto l’incrocio dei pali. Nel secondo tempo cerca con insistenza il gol del pareggio: prima il suo bel destro viene deviato da Skorupsky sulla traversa, poi ci riesce con una giocata d’alta classe che punisce la sua ex squadra. La ciliegina sulla torta gliela toglie Krejci che al 86′ salva sulla linea.

Lapadula, 6: non sta bene, non ha fiato e nemmeno le gambe girano al meglio. In pratica non riesce a coprire, ma di fatto è l’unico attaccante a disposizione di Liverani e rinunciare a lui non è possibile. Un paio di tentativi di testa, ma non efficaci. Si sacrifica enormemente, ma non riesce ad incidere e a lasciare il segno.

Liverani, 6: quanto rammarico, mister. Rammarico per aver regalato la prima parte di partita ad un Bologna che entra in campo con il piglio giusto nonostante non avesse più nulla da chiedere al campionato. Il Lecce, invece, che doveva giocare solo per vincere, approccia ai primi 5′ in modo disastroso, con i soliti errori individuali che vengono pagati a prezzo carissimo. Il gol di Mancosu a fine primo tempo riaccende la miccia che fa scoppiare Falco nella ripresa, pareggiando ed andando vicino al 2-3. I cambi li azzecca tutti, come uomini e come tempi, ma nel finale, quando i salentini provano il tutto per tutto, vengono puniti da una ripartenza fulminea in pieno recupero. Ora per la B manca solo la certificazione matematica.