Rigore parato ma palla comunque in rete contro la Sampdoria; il palo di Babacar e un super Cragno su Farias a Cagliari; la palla che si stampa sul palo ma rimbalza sulla schiena di Gabriel per il 2-1 finale contro il Genoa.
Se c’è un destino per il Lecce in questo finale di stagione probabilmente questi (ultimi) sfortnatissimi episodi lo sintetizzano alla perfezione. C’è tanto rammarico in Salento per l’ennesima gara persa senza meritarlo ma che stavolta, verosimilmente, segnerà definitivamente l’esito di questo campionato.
A Genova lo scontro diretto se lo aggiudicano i rossoblù di mister Nicola: un tiro e mezzo verso la porta difesa da Gabriel, due gol. Nel mezzo un Lecce che approccia bene alla sfida dell’anno, ma che dopo 7′ si ritrova già a rincorrere dopo l’ennesimo regolo della difesa all’avversario: Dell’Orco (preferito a Rispoli, anche lui a corto di lucidità) sbaglia un disimpegno e ne nasce il vantaggio di Sanabria.
Nonostante tutto, però, Lucioni&Co. non demordono: perdono Babacar per uno stiramento, ritrovano Lapadula che sfiora il pareggio ma rimedia un calcio di rigore. Da dischetto, però, capitan Mancosu sciupa li secondo penalty consecutivo: non è da lui, sintomo di una pressione troppa grossa per una squadra che 12 mesi fa festeggiava il ritorno in Serie A dopo 7 anni di agonia tra C e B.
Il capitano si rifà nella ripresa con un gol non cercato ma comunque meritato: il Lecce pareggia i conti, riacciuffa la zona salvezza, non si accontenta del pari ma poi viene ancora punito, soprattutto dalla sfortuna.
Saponara libera male l’area, palla al Jagiello che tira, colpisce il palo, ma la palla ‘torna’ sulla schiena di Gabriel e si spegne in porta. Una beffa tremenda, difficile da digerire.
“Faccio fatica ad analizzare questa partita – commenta amareggiato Fabio Liverani ai microfoni di Sky Sport. Abbiamo perso una gara impossibile: abbiamo subito due mezzi tiri in porta giocando una gara di livello. Il 2-1 è arrivato mentre eravamo in controllo: gli episodi non ci premiano affatto”.
Episodi che ora condannano il Lecce ad una ricorsa dall’esito ormai scontato: 4 i punti di distanza dallo stesso Genoa quartultimo (5 se si considera lo svantaggio negli scontri diretti) che in sole quattro gare saranno difficilissimi da recuperare.
“Alla squadra non rimprovero nulla: siamo venuti a Genova per fare calcio creando moltissimo. Il gol di Sanabria e la palla persa sul secondo gol? E’ normale concedere qualcosa – prosegue Liverani. Abbiamo affrontato giocatori di qualità, non puoi non concedere nulla. Loro hanno fatto 150 su 100, noi 20 rispetto a quanto creato. Se avessimo raccolto almeno 4 punti tra Cagliari e Genoa credo che non avremmo rubato nulla.
Sulla prestazione della gara non ho nulla da dire. Oggi ho 29 punti, analizzo la gara di Cagliari, quella di oggi e ho un punto. Faccio fatica ad analizzare. Continuare a credere nella salvezza Non c’è dubbio che ci crediamo: dovrà per forza girare in queste quattro partite. Se giochiamo così nelle quattro partite che restano facciamo tanti punti. E vediamo poi cosa faranno gli altri“.
Una vera e propria mission impossible per i giallorossi, attanagliati ancora da acciacchi e un morale che adesso rischia di essere definitivamente compromesso. Il tecnico romano però prova a dettare la guida: “facciamo 9 punti e vediamo se creiamo problemi agli altri. Nove punti su dodici (contro Brescia, Bologna, Udinese e Parma, ndr).
Le cose vanno conquistate e il Genoa non ha un cammino semplice (giocheranno con Inter e Sassuolo). Se noi facciamo dai nove punti in su guarderemo la classifica. Oggi sembra utopia, nel calcio abbiamo visto favole incredibili ed io voglio crederci fino all’ultimo secondo”.
Le altre: Spal matematicamente in B

Il resto della giornata ha regalato il primo verdetto matematico della stagione: la Spal retrocede in B dopo aver perso anche sul campo del Brescia, penultimo. Un successo per le rondinelle che forse non muterà l’esito della stagione, ma che consente loro di terminare il campionato con uno spirito diverso.
La sconfitta del Lecce, poi, rende decisivi gli ‘scatti’ di Fiorentina (2-0 sul Torino) e Sampdoria (vittoriosa sul campo del Parma).
Nelle zone nobili della classifica, invece, l’Inter frena ancora all’Olimpico di Roma contro i giallorossi capitolini (2-2), risalendo al secondo posto, ma non avvicinandosi alla capolista Juventus (impegnata questa sera contro la Lazio). Per la zona Europa bellissimo testa a testa tra Roma, Napoli e Milan.
Di seguito il riepilogo completo della giornata:
Verona 1 – Atalanta 1
Cagliari 1 – Sassuolo 1
Milan 5 – Bologna 1
Parma 2 – Sampdoria 3
Brescia 2 – Spal 1
Fiorentina 2 – Torino 0
Genoa 2 – Lecce 1
Napoli 2 – Udinese 1
Roma 2 – Inter 2
Juventus-Lazio (oggi h. 21:45)
La classifica
Juventus* 77, Inter 72, Atalanta 71, Lazio* 69, Roma 58, Milan e Napoli 56, Sassuolo 48, Verona 45, Bologna 43, Fiorentina e Cagliari 42, Sampdoria 41, Parma 40, Torino 37, Udinese 36, Genoa 33, Lecce 29, Brescia 24, Spal 19.
(*una partita in meno)