Battesimo migliore per Manuel Coppola non poteva esserci. Per il suo esordio da allenatore in Serie A – in sostituzione dello squalificato Liverani – il Lecce gli ha fatto un gran regalo: imporre il pareggio alla Juventus capolista.
L’1-1 finale premia non solo il vice di Liverani, ma anche un gruppo che cresce a vista d’occhio e che, settimana dopo settimana, diventa sempre più squadra. Finalmente i giallorossi iniziano a fare punti anche in casa e, dopo il 2-2 al cardiopalma della scorsa settimana sul campo del Milan, fermano anche la corsa della Juventus che conserva comunque la testa della classifica, visto il pareggio dell’Inter in casa contro il Parma.
Salentini eroici. Con un Meccariello in grande spolvero confermato terzino destro, il duo Liverani-Coppola decide di puntare sulla coppia Babacar-Farias, supportati dal solito Mancosu. In mezzo Si rivedere dal 1′ Jacopo Petriccione. Le mosse sono tutte azzeccate: il Lecce parte a razzo e dopo due minuti va al tiro con Majer.
E’ l’emblema di una squadra che approccia alla grande, finalmente, contro una big: Tachtsidis e soci sono ovunque, concedono poco al tandem Dybala-Higuain. Il ‘pipita’ va in rete al quarto d’ora, ma al momento dell’assist di Alex Sandro è in fuorigioco: se ne accorge la VAR che annulla.
Il Lecce sa attendere e ripartire: si materializza il desiderio di Liverani, quello capire, da parte dei suoi ragazzi, le varie fasi della partita.
“L’esordio in Serie A contro la Juventus culminato con un pareggio: credo che di meglio non potevo chiedere – commenta un emozionato Manuel Coppola. È stato un grande esordio per me: siamo felice per il punto conquistato contro i campioni d’Italia. Nel corso della gara ho chiesto ai ragazzi di giocare più alti: nel primo tempo abbiamo concesso qualcosa di troppo alla Juve per via di alcune uscite sbagliate. Avevamo bisogno di alleggerire la pressione. Dobbiamo ancora crescere nella fase di impostazione in uscita, sbagliando meno e cercando di essere più pericolosi in ripartenza”.
Il secondo tempo, invece, si apre con la doccia fredda del rigore – generoso – causato da Petriccione su Pjanic: dagli undici metri Dybala non sbaglia. Lì poteva crollare il castello costruito dal Lecce. I giallorossi invece riprendono a giocare e ancora una volta si procurano l’episodio che svolta la sfida: rimpallo in area del pallone sulle braccia di De Ligt che causa un altro penalty.
Stavolta Mancosu non lascia l’onere a Babacar, siede Szczęsny e piazza la palla del pareggio. “Siamo stati bravi a non perdere le distanze dopo il gol incassato: i ragazzi hanno fatto una grande partita, e di questo sono felice, io e tutto lo staff – prosegue Coppola.
Nella ripresa gli attaccanti hanno fatto un lavoro straordinario in fase di copertura: Babacar, Lapadula, ma anche Farias nei primi 45’ ci hanno dato una grande mano. È lo spirito di questo Lecce: c’è bisogno del sacrificio di tutti quest’anno per raggiungere l’obiettivo. Il punto è importante non solo perché muove la classifica, ma perché continua a farci crescere in fatto di personalità e in convinzione. Dopo Milan è stato fondamentale continuare nel percorso di crescita“.
Poi l’analisi sui singoli. “Mancosu non sbaglia un rigore nemmeno in allenamento! Falco? È rimasto fuori per una scelta tecnica, tutto qui. Nel corso dell’intervallo si è riscaldato perché eravamo indecisi fino all’ultimo su chi, tra lui e Lapadula, doveva sostituire Farias, rimasto negli spogliatoi per un fastidio muscolare”.
Come spiegato da Coppola, i due punti in una settimana racimolati contro Milan e Juve danno un bella iniezione di autostima al Lecce che mercoledì tornerà in campo per il turno infrasettimanale, in trasferta, contro la Sampdoria: uno scontro diretto che potrebbe già dare una piccola svolta alla stagione.
Gli anticipi: l’Inter sciupa, Thiago Motta brinda
Nel sabato della nona giornata di Serie A, oltre a Lecce-Juventus, si sono giocate altre due gare. L’Inter, in campo con la possibilità di ritornare in vetta, sciupa l’occasione pareggiando, per 2-2, in casa contro il Parma. In serata lo scontro diretto tra Genoa e Brescia nel giorno del debutto sulla panchina genoana di Thiago Motta, si risolve in favore dei padroni di casa: dopo tre KO consecutivi i liguri rialzano la richina, rimontano lo svantaggio iniziale, e si impongono con il punteggio di 3-1.
Nell’anticipo del venerdì, infine, successo prezioso del Sassuolo sul campo del Verona.
Il resto del programma:
Bologna-Sampdoria (h. 12:30)
Atalanta-Udinese (h. 15)
Spal-Napoli (h. 15)
Torino-Cagliari (h. 15)
Roma-Milan (h. 18)
Fiorentina-Lazio (h. 20:45)