Il Lecce ci prova, ma questo Napoli è troppo. Majer il migliore: le pagelle


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Dopo la vittoria di Torino, il Lecce torma immediatamente sulla terra. Il Napoli ne rifila 4, soffrendo però l’organizzazione tattica del Lecce per mezzora abbondante. Poi il gol di Llorente apre ogni varco: rigore discusso e ripetuto di Insigne, poi magia di Fabian Ruiz e doppietta di “Re Leone” Ferando Llorente. Nel mezzo il rigore per i giallorossi procurato da Farias e realizzato da Mancosu. Il Lecce cresce in personalità, ma c’è ancora moltissimo da fare.

Gabriel, 6- : il Napoli palleggia alla grande, ma lui cerca di farsi trovare pronto: prima vola sul tiro di Insigne al 22esimo, poi è ancora super sul colpo ravvicinato di Llorente. I partenopei iniziano quindi a spingere e alla mezzora Llorente stavolta passa: lui non poteva nulla. Al 35esimo l’episodio clou della gara: doppio calcio di rigore per il Napoli, con Insigne prima neutralizzato da vero fuoriclasse, ma per l’arbitro il portiere si è mosso prima del tempo. Cartellino giallo, e poi battuto dal 24 azzurro. Sul 3-0 dalla distanza, è Fabian Ruiz a inventare un tiro fantastico, mentre sul poker giunto dalla ribattuta di Llorente, poteva fare qualcosa di più in respinta.

Romario Benzar (ph.Paliaga)

Rispoli, 5.5:  viene confermato lungo la corsia destra e dalle sue parti, almeno fino a metà prima tempo, il Napoli crea poco. Lui regge bene l’urto, ma in uscita sbaglia più del consentito. Esce nel finale.
dal 70′ Benzar, : ultimo spezzone di partita per lui che, con un’acconciatura molto discutibile, cerca di mettere pepe sulla corsia destra. Ci riesce solo a momenti.

Lucioni, 6: gara ordinata, senza sfarzi né errori marchiani. Fronteggiare l’attacco che pochi giorni fa ha mandato in tilt il Liverpool non è certo compito facile, ma lui ci prova. In apertura di secondo tempo sfiora di testa il gol per accorciare le distanze. Da apprezzare anche alcune uscite palle al piede.

Rossettini, 6: parte molto bene, riuscendo a tenere a bada Llorente. Poi però la sorte gli gira le spalle: è davvero sfortunato nel rimpallo che favorisce Llorente in occasione dello 0-1: l’ex Juve da lì non può proprio sbagliare.

Calderoni, 5.5: un po’ per necessita, ma soprattutto perché è in netta fase di crescita, Marco viene ancora una volta schierato lungo l’out mancino. Corre molto, si dà da fare, ma in fase di appoggio perde molti palloni.

Tachtsidis, 5: commette il peccato veniale di saltare in area con il braccio larghissimo, troppo: il rigore – visto alla VAR – è inevitabile. In campo si muove tanto, bene in fase di schermo davanti alla difesa, ma ne perde troppe in impostazione. Nel corso dell’intervallo resta negli spogliatoi.
dal 45′ Petriccione, 6- : esordio casalingo in Serie A per il numero 4 che rileva il compagno greco. Mette ordine nella mediana, e fa capire che lui in questo campionato ci può stare eccome.

Majer, 6.5: ha sorpreso tutti lunedì scorso, ma per i tifosi del Lecce le sue doti non sono certo una novità. Inizia con personalità e con estrema concentrazione: al 19′ brucia in velocità un certo Koulibaly, innescando poi un bel tiro di Mancosu. Ma la sua prestazione è un crescendo continuo: tocchi d’alta scuola e coraggio da vendere in alcune giocate. Al 50′ impegna severamente Ospina dalla distanza. Tra i suoi è decisamente il migliore in campo.

Tabanelli, 6: seconda maglia da titolare consecutiva per lui che dimostra una forma atletica invidiabile. Inizia a mille, correndo e rincorrendo, senza mai risparmiarsi. Molto intraprendente, ci mette una buona dose di tecnica e legna. Ammonito in avvio di ripresa, nel finale coglie un palo che avrebbe meritato più fortuna.

Mancosu, 6+ : il man of the match di Torino torna tra i titolari davanti al suo pubblico. Il tiro dalla distanza è il forte della casa e lui ci prova già al 19esimo. Lotta da vero capitano fino alla fine e sigla, su rigore, il gol che fino alla fine tiene accesa la fiammella della speranza.

Farias, 6- : dopo aver messo a segno il primo gol giallorosso del campionato, il fantasista brasiliano si dimostra in netta crescita. E’ suo il primo tiro verso la porta azzurra. Gioca a tutto campo, anche se non sempre si rende utile in fase di ripiego: ad ogni modo, tocchi da vero fuoriclasse e a tratti accendono la manovra. Steso da Ospina, si procura il rigore realizzato da Mancosu.

Falco, 6+: ormai è diventato l’osservato speciale degli avversari e il Napoli non è da meno. Cerca di districarsi tra le maglie azzurre e per laghi tratti ci riesce da vero top player. Mai pericoloso, però, in area partenopea. Liverani lo richiama in panchina a mezzora dal termine: mercoledì si torna in campo a Ferrara.
dal 64′ Lapadula, 5.5: entra quando il risultato è ormai compromesso, ma lui ci mette comunque tanto impegno. In area, però, latita ancora.

Liverani, 6: Fabio sorprende tutti perché rinuncia dal 1′ alla punta di peso, giocando con un falso nueve Falco e Farias supportati da capitan Mancosu. Prova a contenere il Napoli con l’idea dell’ordine e la tattica regge per una mezzora buona. Poi l’episodio premia il Napoli che dopo il vantaggio, dilaga. Il Lecce va in tilt nel finale di primo tempo, ma non perde mai la sua identità. Nella ripresa il rigore di Mancosu fa riaccendere l’entusiasmo, ma questo Napoli è troppo. Discutibili alcune scelte, giustificabili considerati i tre impegni ravvicinati e a fine gara i suoi escono comunque tra gli applausi.