Serie A, ok agli allenamenti individuali e il Lecce apre lo stadio. Ma il campionato può saltare


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In solitaria, senza sedute di gruppo, ma gli allenamenti possono riprendere. Non c’è motivo, secondo il Ministero dell’Interno, di vietare singole sessioni di allenamento in spazi aperti ai calciatori dal momento che chiunque da domani potrà svolgere attività motoria.

I club di Serie A, quindi, possono tornare ad allenarsi, anche se con modalità diverse dal solito. La conferma è arrivata oggi da una circolare del Viminale: “è consentita – si legge – anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”.

Fabio Lucioni (ph.Stella)

Insomma, un singolo giocatore, nel rispetto delle distanze può tornare a correre in campo, sotto lo sguardo (a debita distanza) di mister e staff tecnico. La puntualizzazione è arrivata dopo che ieri alcune regioni come Campania, Emilia, Lazio, Sardegna, avevano dato il loro assenso alla ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra, da sostenere individualmente nei centri sportivi dei vari club.

In molti hanno sollevato polemiche per una presunta disparità di trattamento e così il Ministro dello Sport Spadafora ha chiesto al comitato tecnico scientifico di valutare la decisione di estendere la possibilità a tutti gli atleti di interesse nazionale.

Insomma, da domani le squadre potrebbero tornare in campo. Prende atto della novità e si adegua anche il Lecce Dopo aver vagliato alcune ipotesi, infatti, la società ha deciso di aprire già da domani mattina i cancelli dello stadio “Via del Mare” per consentire allenamenti volontari e individuali. I giocatori, tutti rimasti in città durante la fase dell’isolamento, potranno quindi scegliere se continuare ad allenarsi da soli in casa, oppure farlo sull’erbetta dello stadio.

Ovviamente ogni allenamento sarà in solitaria con i giocatori che non potranno accedere alle parti comuni dell’impianto: nessuna doccia, nessuno spogliatoio e nessun accesso in palestra.

Ma il campionato riprenderà?

Tuttavia sul destino del campionato non c’è ancora chiarezza. Nei giorni scorsi la FIGC, pur auspicando il ritorno in campo, ha, per la prima volta, rimesso il destino dei vari tornei nelle mani del Governo: “ci adegueremo”, ha detto il Presidente Federale Dal Pino.

E proprio questa sorta di resa pare aver accelerato nel Governo l’idea di mettere la parola fine alla stagione calcistica. Il deputato di uno dei partiti di maggioranza “Italia Viva”, Luciano Nobil, infatti, sul suo profilo Twitter ha parlato di un prossimo Decreto governativo che in settimana potrebbe far abbassare definitivamente il sipario. 

“Pare sia in preparazione l’ennesimo DPCM per bloccare in maniera definitiva il calcio – si legge. Nonostante le regioni abbiano dato ok ad allenamenti e parere unanime di Federcalcio, Lega, AssoCalciatori per ripartenza. Sarebbe l’ennesima violenza al Parlamento e all’autonomia dello sport”.