Domenica le “rondinelle” sulla strada del Lecce. La Mantia, “Dura per entrambe. Donnarumma? Parlano i numeri”


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Ha ruggito cinque volte fino ad ora e in almeno tre occasioni i suoi gol sono valsi punti preziosi, e pesanti, al suo Lecce. Parliamo di Andrea La Mantia che è già diventato l’idolo di una tifoseria, il bomber capace di far saltare il banco al momento giusto, ma anche capace di sacrificarsi, di correre, e di soffrire.

Pochi cinque gol in 11 presenze per un calciatore che lo scorso anno, con la casacca dell’Entella, ha fatto faville? A guardare i numeri si potrebbe pensare di sì, ma soffermandosi sulle prestazioni del numero 19, ci sentiamo di dire che il suo apporto all’economia del gioco di Liverani è decisivo. Con lui in campo, infatti, lo scacchiere giallorosso trova la boa attorno cui girare: è lui, La Mantia, il solo capace – al momento – di abbassarsi fino alla linea dei difensori pur di recuperar palla; solo lui è in grado di tirare a se le principali attenzioni dei marcatori avversari, guadagnando punizioni e minuti preziosi molto spesso; è lui l’ariete che il resto dei compagni cercano.

Non lesina impegno, polmoni (e caviglie) d’acciaio, al momento sembra un elemento insostituibile: la scelta di tenerlo inizialmente in panchina nella gara contro il Perugia sabato scorso non ha pagato a dovere e così, una volta entrato, il Lecce ha ritrovato una parte della sua identità.

“Domenica ci attende una sfida importante per la classifica e per il momento delle due squadre. Si affrontano due compagini che sono in forma, che stanno bene e sarà dura per entrambe”, ha affermato la punta romana nella conferenza stampa di questa mattina.

L’attaccante, si sofferma ulteriormente sulle  “rondinelle” e sul capocannoniere del torneo Donnarumma. “Il Brescia dispone di giocatori importanti nel reparto avanzato, come Donnarumma, per il quale parlano i numeri. Tra me e lui non sarà una sfida particolare, siamo due giocatori diversi, ma sarà una sfida tra due squadre che proveranno a dire la loro per cerare di continuare questo trend positivo.

A livello personale – conclude – sono soddisfatto di come mi sono inserito in questa nuova realtà e delle prestazioni, ma certamente mi avrebbe fatto piacere se fossi riuscito a segnare di più, anche se la cosa più importate è che la squadra si trovi in questa posizione di classifica”.

Al termine della conferenza, tutti in campo per l’allenamento: ieri mattina, a Martignano, Liverani ha fatto svolgere, dividendo la squadra in due gruppi, un lavoro in palestra e delle esercitazioni tattiche. Hanno lavorato in differenziato Palombi e Calderoni. Per oggi, invece, è in programma un allenamento, a porte chiuse, nel pomeriggio.