Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Non può esserci verso migliore per descrivere il ritorno di Cesare Bovo in maglia giallorossa, quella maglia che lo ha consacrato tra i professionisti e lo ha fatto debuttare in Serie A. No, non è il giallorosso della “sua” Roma (dove è cresciuto nelle Giovanili), ma quella del “suo” Lecce, che lo riabbraccia dopo ben quattordici anni.
“Mi fa estremo piacere tornare qui, a Lecce, dove tutto è iniziato. Sono sempre rimasto molto legato a questi colori e non vedevo l’ora di rimettermi in discussione“.
È lui l’ultimo tassello regalato per la difesa di mister Liverani, quella difesa che nelle prime giornate di campionato si è dimostrata sì di esperienza, ma a tratti anche fragile e ingenua. Bovo va così a rimpolpare un reparto che adesso numericamente è, forse abbondante (i centrali di ruolo sono ben 6).
“La Serie B è un campionato molto duro – spiega – difficile, ed equilibrato. Ritrovo come mister Fabio Liverani con cui ho condiviso tre anni di carriera a Palermo. Cosa cambia rispetto all’ultima volta? Molto, forse tutto: la prima volta a Lecce avevo 19 anni”.
Cesare Bovo, classe ’83, si allena con il gruppo da oltre un mese: ha chiesto e ottenuto di allenarsi agli ordini di Fabio Liverani e del suo staff dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori praticamente per tutta la scorsa stagione. Il suo ginocchio però ha risposto bene alle sollecitazioni e ha convinto lo staff medico del Lecce.
La sua ultima esperienza, lo scorso campionato, è stata a Pescara, in B, con 7 presenze. L’ultima volta in cadetteria è stata proprio con il Lecce, nella lontana stagione 2002/03: in mezzo tanta, tantissima, esperienza in Seria A, dove ha collezionato 289 presenze. Un vero veterano.
“Ho sentito la fiducia di tutti nei miei confronti – conclude – e ora sta a me ripagarla rimettendomi in gioco dopo una stagione non proprio positiva dal punto di vista personale. Il mio ruolo? Sono un centrale, me per emergenza ho fatto anche il centrocampista”.
Ora la sua esperienza, il suo carisma, e il suo essere uomo-spogliatoio tornano a servizio di Lecce e del Lecce e lui lo sottolinea con orgoglio. “questa squadra si può giocare le sue carte contro chiunque: in queste due gare ho visto tante cose buone”.
Chiricò fuori: “preservare la serenità”

Ma per un elemento che arriva, uno saluta, o meglio, resta ai margini. Si tratta di Cosimo Chiricò: il chiacchieratissimo fantasista brindisino che tanto ha fatto discutere tifosi, Ultras e società, alal fine resta fuori dai ranghi. La decisione è stata presa dai dirigenti di Via Costadura: negli ultimi giorni, dopo il suo impiego (vincente) nella sfida contro la Salenitana, parte della tifoseria – già contraria al suo ingaggio – si era scagliata contro la società. A questo punto il calciatore resta ai margini, in tribuna, in compagnia di Doumbia, sperando che a gennaio il DS Meluso possa venderlo e centrare questa famigerata plusvalenza.
Alla base della decisione la società pone la serenità dell’intero ambiente, da ritrovare al più presto anche in considerazione del fatto che la salvezza, restando la Serie B a 19 squadre, diventa ora più dura da raggiungere.
Alla volta di Ascoli
Dal fronte degli allenamenti, infine, il Lecce ha sostenuto l’ultima seduta della settimana in terra salentina. Stamane la comitiva si è ritrovata al Via del Mare dove tutto il gruppo – con la sola eccezione del lungodegente Riccardi – si è allenata regolarmente. In queste ore la partenza di Lepore e soci alla volta di Ascoli dove sabato alle ore 15 è in programma la terza gara di campionato.