Incassa, reagisce, ruggisce: un Lecce implacabile si prende il primo posto. Le pagelle dalla gara contro il Cosenza


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Il Lecce si prende, di prepotenza, la vetta della classifica. Contro il Cosenza l’inizio non è dei migliori: Garritano gela i 12mila del “Via del Mare” dopo appena due minuti. Il Lecce ci mette un po’ a carburare, ma reagisce subito con il settimo gol stagionale (anche questo bellissimo) di Tabanelli. Gli ospiti calano nel secondo tempo e dopo l’ingresso di Tachtsidis, La Mantia pesca un’altra doppietta decisiva e nel finale è solo accademia.

Vigorito, 6: non può nulla sul gol del vantaggio del Cosenza. Per il resto poco operativo.

Calderoni, 7: il solito stantuffo della corsia mancina. non lesina impegno e sacrificio. Sfodera decine di cross, alcuni interessanti, altri un po’ meno. Ma in fatto di corsa non ha eguali: instancabile, indomabile e insostituibile.

Lucioni, 7- : macchia la solita grande prestazione con un suo filtrante sbagliato da cui arriva il gol, a freddo, di Garritano. Per il resto, è il migliore lì dietro, bravo stoppare, impostare e ripartire.

Marino, 6+ : sostituto naturale di Meccariello, si perde la marcatura di Garritano dopo appena 2 minuti. Inizia quindi con qualche piccolo patema d’animo, ma poi si riprende a dovere, con ordine e disciplina.

Venuti, 6.5: meno propositivo rispetto al suo collega dirimpettaio, ma quando lo fa dalle sue parte nasce sempre qualcosa di interessante. Molto bene in fase di copertura dove, dopo aver preso le giuste misure, non lascia passare nulla. Preziosi un paio di suoi anticipi.

Arrigoni, 6+ : torna in campo dopo tre giornate e lo fa al posto di Tachtsidis, in cabina di regia. Si nota che ha perso un po’ il ritmo partita perché, pur non deludendo, non ha quella velocità di esecuzione che mister Liverani pretende dai suoi. Un paio di appoggi puliti e ordinati, ma poche verticalizzazioni veloci. Dopo il primo quarto d’ora della ripresa lascia il posto a Tachtsidis.
dal 12′ s.t. Tachtsidis, 6.5: sarà anche un caso, ma appena in campo il Lecce trova la via del vantaggio. L’apporto del greco, ad oggi, risulta decisivo: con lui nello scacchiere degli undici, il Lecce ne beneficia di velocità d’azione e tocchi di prima. Fa girare il centrocampo a dovere.

Petriccione, 6.5: parte un po’ in sordina, ma quando ha la palla tra i piedi per gli avversari sono solo grattacapi. Col passare dei minuti si prende spesso e volentieri le redini della manovra. Bravo anche a rimediare qualche fallo con dei dribbling d’alta classe.

Il tiro vincente di Tabanelli (ph.Pinto)

Tabanelli, 8: proprio come a Crotone, ha il grande merito di riprendere subito le sorti del match dopo due minuti dal vantaggio ospite. Il suo è un grande gol, da fuori area, che non lascia scampo a Perina. Settimo centro stagionale per lui, ma soprattutto prestazione sontuosa, fatta anche di recuperi, passaggi intelligenti e qualche “numero” sparso qua e là. Cala, inevitabilmente, nel finale, ma resta in campo fino alla fine dando fondo a tutte le sue forze.

Mancosu, 7: non fa più notizia che la posizione da trequartista è orami il suo habitat naturale preferito. Non si muove mai a caso e le sue incursioni mettono qualche brivido a Dermaku e compagni. E’ straordinaria la sua apertura d’esterno destro nell’azione che ha portato al gol di Tabanelli. Serve anche l’assist per il 3-1 di La Mantia.

Falco, 7: clamorosa chance al 32′ quando di testa, ben servito da Calderoni, schiaccia verso la porta, ma la palla sfiora soltanto il palo. E’ l’unica vera occasione da rete che capita tra i suoi piedi, perché il resto del tempo lo passa ad inventare e a portare a spasso gli avversari. Il funambolo tarantino esce a dieci minuti dal fischio finale.
dal 35′ Majer, senza voto: ultimo scampolo di gara per lui.

La Mantia, 8.5 : neanche trovarsi di fronte a una sua ex squadra placa la sua fame tremenda di gol. Superfluo elogiare ancora una volta la sua prestazione tutta corsa e grande volontà. Passiamo ai numeri: con la doppietta  di oggi trova quarto gol consecutivo, nono nelle ultime nove apparizioni, il 15esimo in stagione (record personale frantumato). Serve aggiungere altro? Ah sì: suo l’assist per Tabanelli. Liverani concede lui la standing ovation del “Via del mare”.
dal 27′ Palombi, 6: entra nel finale per mettere ancora piangendo in crisi un Cosenza oramai stanco. Ua paio di scatti in tutta velocità, ma che non producono i frutti sperati.

Liverani, 7: per il turno infrasettimanale sceglie di far rifiatare Tachtsidis, al suo posto Arrigoni. In difesa invece sceglie, come prevedibile, Marino al posto dello squalificato Meccariello. Le scelte non sempre pagano perché il difensore lascia troppo spazio a Garritano in occasione del momentaneo 0-1, mentre il capitano di giornata sembra avere lo smalto giusto per fronteggiare il folto centrocampo robusto calabrese. L’approccio non è dei migliori: il Lece sbaglia più di qualche passaggio, subisce la rete a freddo, ma Tabanelli suona la carica. Poi i giallorossi iniziano a fare quello che meglio sanno, fraseggio rapido e a pochi tocchi, ma il Cosenza è chiuso davvero bene. Nella ripresa getta nella mischia Panagiotis e la musica è la sua preferita: tocchi più rapidi, possesso mai fine e sé stesso e risultato ribaltato. Liverani fa ruggire i suoi uomini e i suoi tifosi, e regala ai giallorossi il primo posto in classifica.