Pratico e concreto, il Lecce mette le (mezz)ali e riprede il volo. Le pagelle della gara contro il Padova


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Chiude in bellezza il 2018 davanti al suo pubblico il Lecce che regola la pratica Padova già nel primo tempo. I gol delle due mezzali Scavone e Armellino mettono in discesa una gara a senso unico, riaperta solo per pochi minuti da due rigori decisamente dubbi concessi dall’arbitro Volpi. Lucioni chiude il conto, a coronamento di una prestazione collettiva di spessore, che lancia il Lecce nuovamente al secondo posto, guardando adesso verso nuovi bellissimi obiettivi.

Vigorito, 6.5: prima vera parata in avvio di secondo tempo, quando neutralizza in presa basa un tentativo di Bonazzoli, debole e comodo da controllare. Per 45 minuti assiste alla superiorità dei suoi compagni. Spiazzato dal dischetto da Capello al 24esimo, sullo stesso numero 28 compie un autentico miracolo un minuto dopo, volando e sventando il pari. Nel finale battuto nuovamente dal dischetto.

Venuti, 6+ : corre tanto e si propone volentieri, soprattutto nel primo tempo, in cui mette il turbo con continue sovrapposizioni buone a creare la superiorità numerica. Esce al quarto d’ora della ripresa.
dal 15′ s.t. Lepore, 6: entra con il compito di dare man forte alla difesa, ma dalle sue parti il Padova si fa vedere poco. Suo il contatto da cui arriva il secondo rigore per il Padova.

Fabio Lucioni (Ph Pinto)

Lucioni, 7: riesce a leggere ogni situazione di pericolo e dove non arriva Meccariello, arriva lui a sventare ogni patema. Per Capello un vero muro invalicabile. A metà secondo tempo il suo compagno di reparto va in affanno e allo sale in cattedra lui, siglando col piattone il gol del 3-1 che rimette gli animi al loro posto.

Meccariello, 6- : un vero jolly perché non solo rappresenta una garanzia in fase di copertura, ma anche in quella propositiva cerca, ogni tanto, di dare man forte alla manovra, uscendo e proponendosi palla al piede. Nella ripresa vive un momento in affanno: al 22esimo un contrasto spalla a spalla contro Broh viene punito dall’arbitro con un calcio di rigore che, in presa diretta, ha dell’incredibile. Poco dopo erroraccio rimediato da un super Vigorito.

Calderoni, 6.5: dopo un paio di partite costretto ai box, torna a prendersi la ‘sua’ corsia mancina. Primo tempo più guardingo rispetto al suo collega mancino, ma quando accelera dalle sue parti nasce sempre qualcosa di interessante. Da suo un tiro-cross arriva il passaggio vincente per il tris di Lucioni.

Petriccione, 6: più di qualche errore in fase di impostazione condizione una partita non propriamente perfetta. Concettualmente, però, resta fondamentale: il centrocampo giro attorno ai suoi movimenti. Suo l’assist vincente, dalla bandierina, che Scavone capitalizza al meglio per l’1-0.

Armellino, 7: con Tabanelli non al top della forma, si prende ancora una volta la scena con una prestazione convincente, di sostanza e spessore. Ma il vero fiore all’occhiello arriva con il gol del raddoppio al 27esimo: uno slalom incredibile, culminato con un destro chirurgico che non scampo a Merelli. Il suo può essere un altro gol decisivo: dopo quello contro la Paganese, quello odierno potrebbe valere nuove ambizioni.

Scavone, 7: vive un momento di forma davvero invidiabile e il giusto premio arriva al minuto 9 quando, ben servito direttamente da calcio d’angolo, fa saltare il banco con una incornata che manda in vantaggio i giallorossi. Primo gol stagionale per lui. Ammonito al 18esimo del secondo tempo.
dal 36′ s.t. Bovo, 6: entra per il quarto d’ora finale e gioca tra le linee della difesa e del centrocampo. Utile in copertura.

Mancosu, 6: da qualche settimana non è il miglior Mancosu ammirato qui a Lecce. Non sempre pimpante, sbaglia svariati passaggi, peccando in lucidità. Prova ad approfittare di una interessante punizione sul finire di primo tempo, ma la palla si alza sulla traversa di poco. Viene richiamato in panchina alla mezzora del secondo tempo.
dal 29′ s.t. Haye, 6: altro spezzone di gara per l’olandese che fa vedere qualche giocata interessante.

Filippo Falco (Ph Pinto)

Falco, 7- : non fa più notizia, ma è il fantasista tarantino l’uomo con maggiori qualità in campo. Le sue giocate sono una delizia per gli occhi dei tifosi e, in coppia, con Palombi, alla fine è lui l’uomo più pericoloso dell’attacco. Sciupa una buona occasione al 20′ della ripresa quando, da appena dentro l’area di rigore avversaria, tira troppo debole.

Palombi, 6+ : è lui il riferimento offensivo principale dopo il forfait last minute di La Mantia. La sua fisicità e le sue doti fisiche non sono decisamente quelle dell’ex Entella e così non è efficace nel far salire la squadra. Dopo un primo tempo anonimo, va meglio nel secondo: da una sua sgroppata coast-to-coast vale il calcio d’angolo da cui nasce il 3-1 di Lucioni.

Liverani, 6.5: è costretto a rinunciare a La Mantia per un improvviso stato influenzale e per questo opta per un attacco rapido e veloce. I risultati non sono quelli di un attacco spumeggiante, ma il suo Lecce gira come deve: in campo di nota una manifesta superiorità giallorossa, con le corsie esterne ben sfruttate. In gol ci vanno le due mezzali e questo è un premio ai movimenti e agli inserimenti di un centrocampo che sa ciò che deve fare, e lo fa magistralmente. Incontenibile quando il sig. Volpi concede i due rigori al Padova, apparsi veramente generosi. I giallorossi toccano quota 29, si riavvicinano alla vetta e adesso non possono più nascondersi. BUON NATALE!