È stato coach Ferdinando “Fefè” De Giorgi, ad accendere il braciere olimpico allestito sul palco di Porta Napoli a Lecce, nella tappa salentina della Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026.
In un clima di festa, davanti a tantissime persone radunatesi per accogliere il simbolo delle Olimpiadi – a 20 anni esatti di distanza da quando arrivò nel capoluogo in occasione dei Giochi di Torino 2006 – il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Campione del Mondo di Volley, si è soffermato sui valori della Fiamma, che rappresenta qualcosa di più della semplice competizione sportiva.

Con lui, a salutare la folla il Sindaco Adriana Poli Bortone e il sacerdote antimafia Don Antonio Coluccia.
“È stata un’emozione forte – ha affermato l’ex palleggiatore della ‘Generazione di Fenomeni’ di Julio Velasco – perché a prescindere dall’aspetto puramente sportivo, rappresenta qualcosa di più, un simbolo di pace, unità, capacità di lavorare insieme, gareggiare, vincere o perdere e accettare le differenze e questo è molto importante”

La Fiamma Olimpica simbolo di legalità
Non solo simbolo di sport, ma anche, ripetiamo, di pace, legalità e lotta alla criminalità!!!
Tra i tedofori della 23ma tappa che hanno attraversato il Salento, spicca il nome di Enrica Ciardo, la ristoratrice di Presicce-Acquarica divenuta simbolo di resistenza e coraggio contro la criminalità locale. Il passaggio della torcia nelle sue mani non è stato solo un atto sportivo, ma un potente messaggio di legalità. Ciardo, titolare di due attività commerciali nel comune di Presicce-Acquarica, da oltre un anno è nel mirino di atti intimidatori. Nonostante la paura e i gravi danni subiti, la ristoratrice ha scelto di non piegarsi, portando la Fiamma Olimpica proprio davanti a quelle strade che la criminalità ha cercato di oscurare con la violenza.
“Questi attentati ci hanno toccato nel profondo – ha dichiarato prima di iniziare la sua staffetta. È stato un anno difficile, ma mi ritengo una persona forte e combatto come posso per difendere la legalità”.
L’ultimo episodio risale agli inizi di dicembre quando un ordigno inesploso è stato ritrovato davanti all’ingresso del locale, lo stesso che venne colpito nel maggio del 2024, ancora prima di aprire al pubblico e per il quale lo scorso gennaio è stato arrestato il presunto mandante.
Il comitato organizzatore di Milano-Cortina 2026 ha così voluto sottolineare, attraverso questa scelta, i valori universali dello sport: resilienza, coraggio e rispetto delle regole. La Fiamma Olimpica rappresenta la speranza e la rinascita, elementi che si riflettono perfettamente nella battaglia quotidiana di Ciardo.

“Differenza tra la Fiamma olimpica e la vittoria del Campionato del Mondo? Il fascino delle Olimpiadi è molto forte – ha concluso De Giorgi – le ho vissute e superano l’aspetto tecnico. Il Mondiale è molto focalizzato sull’aspetto tecnico, forse, sotto questo punto di vista, è molto più difficile dei Giochi Olimpici, che sono dal punto di vista simbolico e di ciò che rappresentano qualcosa di molto più ampio”.
(Immagine di copertina Ph Marco Perulli)