Bomba nella notte in un bar di Presicce-Acquarica, arrestato presunto mandante

L’attentato nel maggio scorso. Con lui sono finite in manette anche la figlia, accusata insieme al genitore di tentata estorsione e atti persecutori e la compagna, sospettata di traffico di droga

Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali a carico di tre persone, due in carcere e una agli arresti domiciliari, ritenute presunte responsabili di una serie di gravi reati, tra cui tentata estorsione, atti persecutori, danneggiamento mediante deflagrazione di ordigno esplosivo e violazioni in materia di sostanze stupefacenti.

Le misure restrittive sono il risultato di un’accurata e meticolosa indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Tricase, avviata alla fine di maggio 2024, a seguito di due atti intimidatori che avevano scosso il comune di Presicce-Acquarica.

Il primo, avvenuto il 15 maggio, quando venne posizionato un ordigno rudimentale, che fortunatamente non esplose, davanti a un’attività commerciale. Il secondo atto, avvenuto il 29 maggio, provocò ingenti danni a un bar a causa della deflagrazione di una bomba.

Grazie all’attività info-investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, i Carabinieri sono riusciti a identificare un 59enne come presunto mandante, realizzati in concorso con altre tre persone attualmente in fase di identificazione.

Le indagini hanno inoltre permesso di attribuire allo stesso e a sua figlia 35enne la responsabilità della tentata estorsione e degli atti persecutori mirati a costringere la commerciante e il suo compagno, un medico del posto, a sublocare i locali dell’attività.

In aggiunta, le indagini hanno rivelato un traffico di sostanze stupefacenti che ha coinvolto anche la compagna del 59enne, una giovane di origini moldave. I militari, infatti, hanno sequestrato diverse dosi di cocaina, rivelando un ulteriore strato di criminalità che si celava dietro la facciata di una comunità tranquilla.

Al termine delle operazioni, in osservanza al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i presunti autori sono stati arrestati. Padre e figlia sono stati condotti presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce, mentre la compagna è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Le indagini proseguono per identificare ulteriori complici e garantire la sicurezza della comunità locale

Naturalmente, il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.



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