Femminicidio di Novoli, “La violenza sulle donne è un fenomeno pubblico non solo privato”


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La notizia della morte di Donatella Miccoli e dell’ennesimo efferato femminicidio ha gettato un velo di tristezza sulla domenica dei salentini. La donna che viveva a Novoli con la famiglia, ma lavorava a Surbo in una nota attività commerciale era molto conosciuta per la sua solarità, professionalità, semplicità e umanità. Il marito, che poi si è tolto la vita, è l’autore della terribile violenza, una violenza che ancora una volta rende la casa e la famiglia come il teatro più atroce dell’efferatezza umana. Quel luogo che dovrebbe essere il porto sicuro dagli affanni della vita diventa invece il campo di battaglia di massacri ingiustificabili.

“Dobbiamo tenere vigile l’attenzione anche dei cittadini perché riconoscano la violenza alle donne come fenomeno di valenza pubblica e non solo privata”, scrive in una nota Ada Chirizzi, Segretario Generale Cisl Lecce. Già, la violenza sulle donne non è affatto qualcosa di privato e intimistico, da nascondere all’interno delle nere passioni di famiglia. E’ invece un fatto pubblico che come tale deve essere visto e prevenuto.

“Addolora e sconcerta l’uccisione di questa giovane donna e mamma. Sconcerta per la ferocia del gesto e per il perpetuarsi di questa strage le cui forme e la cui dimensione numerica è andata esacerbandosi con la pandemia – scrive la sindacalista leccese. – La violenza continua a svilupparsi e a compiersi nel chiuso delle quattro mura domestiche, di una casa, che dovrebbe rappresentare sicurezza e protezione. Contro la violenza alle donne dobbiamo continuare a insistere sul lato della prevenzione, potenziando l’educazione dentro le scuole per insegnare a bambini e bambine, ragazzi e ragazze a relazionarsi in modo corretto e creare una cultura del rispetto. Dobbiamo far conoscere alle donne i servizi che sul territorio sono  a disposizione in caso di difficoltà nelle loro relazioni affettive, compresi i servizi di accoglienza e di protezione”.