​«Ho fatto un casino…». Uccide la moglie, scappa e si toglie la vita. Tragedia a Novoli

Accoltella la moglie, la lascia senza vita nella loro abitazione di Novoli e fugge. Trovato carbonizzato dai Carabinieri che indagano sull’omicidio

La lite a notte fonda, come raccontato da alcuni vicini di casa che hanno chiesto aiuto quando hanno ascoltato le urla provenire da una villetta che si affaccia su via Veglie, a Novoli, poi l’omicidio. L’orologio aveva da poco segnato le 2.00, quando gli uomini in divisa hanno scoperto il corpo senza vita di Donatella Miccoli, madre di due bambini, uccisa a coltellate dal marito, Matteo Verdesca, che è fuggito dopo il delitto. Si è allontanato al volante di una utilitaria, la stessa usata per togliersi la vita. Lo hanno trovato i Carabinieri che lo cercavano da ore nelle campagne della zona, carbonizzato. Forse non ha retto al senso di colpa, al peso del suo gesto e ha deciso di farla finita, senza spiegare perché ha colpito a morte la compagna di una vita. Almeno quattro le coltellate inferte con un coltello da cucina. Quella mortale, secondo le indiscrezioni, alla gola.

La tragedia

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della stazione di Novoli, la coppia è rientrata in casa, intorno alle 23.00, dopo una passeggiata in piazza per la festa di San Luigi. Avevano portato i bambini alle giostre. Poi il silenzio fino a notte fonda, quando tra i due deve essere scoppiata una lite violenta, pare per motivi di gelosia. Le urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini che, preoccupati, hanno chiamato le forze dell’ordine. Una volta giunti sul posto e varcata la porta, per la 38enne – commessa in un negozio del centro commerciale di Surbo – non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva smesso di battere.

I figli non erano in casa al momento dell’omicidio, dormivano dai nonni (ricostruzione poi smentita). Proprio alla mamma l’uomo avrebbe confessato tutto. “Ho fatto un casino“, avrebbe detto, prima di chiederle di andare a prendere i figli, un bimbo di due anni e una bambina di sette. Lui aveva anche un altro figlio, di 18 anni, nato da una precedente relazione.

Il suicidio

La caccia all’uomo è terminata alla periferia di Novoli. Lì, nelle campagne, i Carabinieri hanno trovato l’auto con cui il 38enne era fuggito, completamente distrutta dalle fiamme. Dentro c’era il corpo dell’uomo, carbonizzato.

Cosa sia successo è ancora un mistero. Cosa sia potuto scattare nella testa di Matteo è tutto da capire. L’ultima storia su Instagram risale alle 20.00 di sabato sera, poche ore prima che Donatella venisse uccisa. Una foto insieme, una dedica come tante altre condivise sui social, una dichiarazione d’amore per il marito sulle note di una canzone.

L’appartamento è stato sequestrato. Nelle prossime ore, il pm di turno, Giorgia Villa, conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia sui due corpi, al fine di ricostruire con ulteriori dettagli, la dinamica dei fatti.

È il secondo omicidio nel Salento. Appena otto giorni fa, è stato trovato legato e incappucciato il falegname di Castri, Donato Montinaro.



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