Il turismo è il futuro di Lecce e della Puglia


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La regione Puglia si è guadagnata il riconoscimento speciale Almawave per l’Innovazione digitale nel turismo.

I premi conferiti da Italia Destinazione Digitale sono anche conosciuti come gli Oscar del turismo digitale. L’edizione del 2022 è stata la settima del suo genere ed ha visto la Puglia trionfare. Infatti, la regione si è guadagnata il riconoscimento speciale Almawave per l’Innovazione digitale nel turismo. Cosa significa? Significa che la Puglia è stata la più brava ad unire tecnologia e turismo per creare un’anno largamente positivo.

Parte di questo successo si deve a campagne di promozione online che sono state capaci di dipingere la Puglia come una meta che non conosce stagioni. Questo, grazie al supporto di aziende di marketing digitale come un’agenzia SEO internazionale che attrae visitatori da tutto il mondo. Che il titolo di queste pubblicità sia “Puglia, una storia d’amore” oppure “Puglia, lo spettacolo è ovunque” poco importa. Questo perchè il piano d’azione della regione ha funzionato.

Infatti, secondo l’Osservatorio di Pugliapromozione, gli arrivi in regione durante l’estate sono stati oltre 2 milioni per un totale di oltre 10 milioni di pernottamenti. Rispetto al 2019, in media questi sono stati aumenti di oltre il 3,5%. È aumentato soprattutto il numero dei turisti stranieri (in ordine, francesi, tedeschi e svizzeri), di ben il 13%, mentre il numero dei viaggiatori italiani è cresciuto “solo” del 2%. Ad agosto sono state registrate le stesse presenze del periodo pre-pandemia, mentre sono aumentati gli arrivi a luglio. La provincia di Foggia è cresciuta del 26% mentre Bari ha registrato un aumento di arrivi del 20%.

Però la provincia che continua ad attirare la maggioranza dei viaggiatori (sia italiani che stranieri) è quella di Lecce che, nell’estate 2022, ha visto un aumento di interesse pari al 31%. Insomma, le bellezze del Salento non perdono mai il loro fascino, che è incanta volo tutto l’anno.

Se Vieste continua ad essere la destinazione numero uno per chi visita la Puglia, la  città di Lecce sta guadagnando terreno. Infatti, durante l’estate, gli arrivi sono aumentati del 15,5% rispetto al 2021 e del 9% rispetto al 2019. Il pernottamento medio di chi visita il capoluogo è di 3 giorni e mezzo. Secondo ricerche dell’Istituto nazionale per le ricerche turistiche (Isnart) nel 2021 la maggioranza dei turisti della provincia di Lecce sono state coppie (43,6%) e viaggiatori tra i 40 anni e i 60.

Ma, con una crescita così innegabile, è importante avere un piano d’azione incisivo dall’intera industria del turismo di Lecce e del Salento. O, nelle parole del direttore del Dipartimento Turismo Aldo Patruno, “bisogna creare un welfare turistico.”

Il benessere turistico. Per realizzare questo obiettivo, serve una rete di collegamenti efficace, una promozione digitale che punti alla destagionalizzazione e tutelare il territorio. I punti salienti da cambiare e da migliorare sono la cura degli spazi pubblici, la raccolta dei rifiuti e la riscoperta delle piccole realtà, dei borghi e dell’entroterra. Un turismo sostenibile e ben pianificato che punti a tutti i viaggiatori, da quelli religiosi fino ai viaggiatori LGBTQ+. Sono le “Tribù del turismo,”  come le definisce Isnart e il suo presidente Vadrucci, importanti tanto quanto la “pressione turistica” che si esercita su luoghi unici e sulle loro comunità.

Solamente una collaborazione ed un piano condiviso tra tutti i protagonisti dell’industria del Salento è possibile creare una meta turistica per tutte le stagioni e per tutti i tipi di viaggiatori.