‘Quando ho visto che portavano al cliente della loro città lo stesso piatto che avevo ordinato e che a me invece avevano detto di aver terminato, ci sono rimasto così male che mi sono alzato insieme alla persona che mi accompagnava, ho pagato il conto e sono andato via. Certamente non metterò più piede in quel ristorante, nel Salento ancora non so perché non è la prima volta che mi sento preso in giro’.
Inizia così la mail che abbiamo ricevuto nel pomeriggio da un turista che, con dovizia di particolari, ci racconta il suo pranzo otrantino di oggi. Già, perché siamo a Otranto, in un locale del centro storico, ben frequentato e a quanto ci risulta anche ben recensito.
Evidentemente qualcosa è andato storto con l’uomo in vacanza che non ha perso tempo per scriverci e raccontarci l’accaduto. Abbiamo deciso di proporvelo perché nelle settimane scorse proprio su leccenews24.it si era sollevato il dibattito sull’accoglienza versione estate 2019: sono i turisti troppo esigenti o sono i ristoratori, per dir così, troppo superficiali?
‘Avevo chiesto un piatto di cozze gratinate, un’ordinazione che non mi sembrava nemmeno troppo esigente in un ristorante della rinomata Otranto in piena estate. Il cameriere mi ha risposto che erano terminate. Ho cambiato scelta e ho aspettato di essere servito. A un certo punto è entrato un signore che, da come è stato accolto, sembrava essere un notabile del posto, un politico, un professionista famoso, non so… Sta di fatto che si è seduto al tavolo accanto al nostro ed ha ordinato proprio le cozze gratinate. Il cameriere che con noi era stato perentorio, con il suo cliente non ha proferito parola e dopo pochi minuti lo ha servito con le tanto richieste cozze gratinate. Ho lasciato passare qualche minuto e quando si è avvicinato al mio tavolo, gli ho fatto notare l’accaduto con un po’ di fastidio. Lui, senza nemmeno guardarmi negli occhi ha lanciato un distratto: Non c’entra. Lui è un nostro cliente storico. A lui non potevamo dire no. Come sarebbe? A un turista si può dire no e a un notabile del posto si è costretti a dire sì? Che accoglienza è questa? Mi sono alzato, ho pagato il conto e sono andato via. Certamente non metterò più piede in quel ristorante, nel Salento ancora non so perché non è la prima volta che mi sento preso in giro.’
Una mail forte, perentoria, che riapre il dibattito. Tutta colpa di un turista criticone (senza offesa, per l’amico che ci ha scritto e che ringraziamo)? O il nostro solito provincialismo che non ci fa mai dire no al vip di turno?