Merine, plastica bruciata nella notte e aria irrespirabile. Il Sindaco: “Carabinieri già informati e al lavoro”


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Irrespirabile puzza di plastica bruciata, fumo acre ed una situazione che ormai va avanti da un paio di anni. Sono state varie le segnalazioni a Merine da parte dei residenti a causa di combustioni legate a plastica e non che rendono impossibile quasi tutte le sere aprire le finestre.

Una domanda si era già sollevata: “Che aria respirano i nostri figli?”.

Preoccupazione tra gli abitanti di Merine che subiscono il flagello di questa vera e propria emergenza ambientale, senza conoscerne gli autori o la cause. Ed in questa serie di disagi e rischi per l’ambiente e la salute, fare qualcosa diventa sempre più urgente.

Il Sindaco: ‘La Polizia locale ha fatto accertamenti ovunque’

“Ho cercato personalmente e con l’aiuto della Polizia Locale di stanare chi appicca il fuoco ai rifiuti”. È così che esordisce il Sindaco del Comune di Lizzanello Fulvio Pedone alla redazione di Leccenews24.it.

In un piccolo borgo come quello di Merine stupisce che questa serie di combustioni sia andata avanti per anni senza che nessuno sappia, senza che nessuno veda.

“La Polizia Locale di Lizzanello è giunta a fare accertamenti ovunque, servendosi dell’aiuto di cittadini collaborativi, uno in particolare che ha avuto il coraggio di denunciare”, prosegue il primo cittadino. Ma questo potrebbe non essere sufficiente.

I Carabinieri di Lizzanello all’opera

Approfondiamo, dunque, la questione. Come ci riporta il Sindaco di Lizzanello, i Carabinieri sono stati da lui informati, inviando già un anno fa “al Comandante della Stazione di Lizzanello video e messaggi ricevuti affinché lo stesso si adoperasse per accertare quanto denunziato”.

E la risposta da parte del Comandante è stata che, probabilmente, in quell’occasione, si trattava di fumi di combustioni provenienti dal vicino comune di Cavallino, giunti a Merine a causa del vento.

“Purtroppo, è un problema di non facile soluzione, specie se la combustione avviene nelle campagne ed in ore serali o notturne”.

Emergenza ambientale che va fermata

Arriva il 9 agosto di quest’anno la conferma ulteriore da parte delle Forze dell’Ordine che fanno sapere al Primo Cittadino di essere ancora all’opera per individuare i possibili autori di tali combustioni.

Che accada nei comuni vicini o nella frazione di Merine, da cui partono le segnalazioni, una cosa è certa: bisogna fermare questa emergenza ambientale che sta affliggendo il territorio.

Ma tutto ciò non basta, spiega il Sindaco: “Un comune e i suoi Vigili Urbani non hanno strumenti adeguati a fare prevenzione e anticrimine su fenomeni come quelli per cui si discute; avremmo bisogno di risorse e di personale adeguato. Detti fenomeni, proprio per la difficoltà di accertamento, sono assegnati a nuclei specializzati dei Carabinieri, della Polizia provinciale, dei Vigili del Fuoco. L’unica garanzia che posso darvi è che abbiamo denunciato senza riserve il grave fenomeno di illiceità ed inciviltà che, con maggiore frequenza, sta ammalorando il nostro territorio”.